Quarant’anni di Libera Muratoria sono tanti. Ma c’è qualcosa che la fredda legge dei numeri non può spiegare: lo spirito che li hanno contraddistinti. Per i Fratelli Saro Chinè e Arturo è stato lo spirito di fedeltà ai principi della Massoneria. Per questo la Rhegion n. 1101 Oriente di Reggio di Calabria li ha celebrati. Per vivere un momento di gioia; ringraziarli per quanto hanno fatto; indicarli all’intera Comunione come un sicuro punto di riferimento. Tante le cariche ricoperte: Maestri Venerabili, Consiglieri dell’Ordine, Giudici delle Corte Centrale. All’Oriente – oltre agli ex Maestri Venerabili Enzo Cavallaro ed Ettore Scuderi – i Fratelli: Tonino Perfetti, Gran Maestro Onorario; Peppe Giannetto e Cosimo Petrolino, Grandi Ufficiali; Raffaele Scarfò, Gran Rappresentante; Fausto Costarella, Consigliere Urbis; Antonio Borrello, Giudice del Tribunale Circoscrizionale; Giorgio De Luca e Tonino Gaudio, Ispettori Circoscrizionali; Enzo Stilo, già Oratore del Collegio Circoscrizionale; Enzo Gioffrè, Maestro Venerabile della loggia La Sila-Dionisio Ponzio n. 363 all’Oriente di Decollatura; Enrico Paratore, Maestro Venerabile della loggia Ettore Ferrari n. 272, Oriente di Palmi; Lorenzo Carbone Maestro Venerabile della loggia Prometeo n. 1133, Oriente di Cosenza; Maurizio Iannò della Fratellanza Italiana n. 1043 Oriente di Lamezia Terme. Per l’Oriente di Reggio Calabria i Fratelli Maestri Venerabili: Giorgio Cotrupi, loggiaGiuseppe Mazzini n. 1033; Luciano Dattilo, loggia La Concordia n. 1038; Raffaele d’Ottavio, loggia Giuseppe Logoteta n. 277; Gaetano Castagna, loggia Albert Schweitzer n. 1239 e in rappresentanza il fratello Nando Palmenta della Pitagora n. 276. A inizio lavori sono stati letti i messaggi del Gran Maestro Stefano Bisi e del Primo Gran Sorvegliante Tonino Seminario. Messaggi di auguri sono pervenuti anche da Nino Marcianò, Grande Architetto Revisore e da Giuseppe Messina, Presidente del Collegio Circoscrizionale. INatalino Foti nella sua tavola ha tracciato la storia dei due Fratelli: evidenziando i loro meriti e l’apertura al confronto con la società profana. Tutto ciò li ha resi per tutti i fratelli un esempio da seguire. A Saro Chinè e Arturo Occhiuto è stata consegnata una targa ricordo e una medaglia. Mentre i Fratelli all’Oriente hanno ricevuto la medaglia con il simbolo della Loggia. I Lavori sono poi proseguiti in agape fraterna.