“Dispiace e preoccupa che un settimanale di grandi tradizioni, entrato nella storia, per le grandi battaglie fatte nel corso dei suoi 62 anni di vita, quali il divorzio, i diritti civili, le denunce contro corruzione e malaffare, diretto da uomini di solidi principi laici, abbia deciso di cavalcare una straordinaria tigre di carta. Quando si arriva addirittura a fare titoli come “Aboliamo la Massoneria” e si guarda ad essa con puro intento ideologico per colpire la culla del libero pensiero, ebbene credo che la base della Democrazia e l’associazionismo siano davvero a rischio. Mentre l’Italia è avvitata in una crisi senza fondo, mentre, purtroppo, i partiti politici sono sempre più in crisi e rischiano di essere superati dal demagogico populismo di alcuni movimenti, ecco che con stupore l’attenzione si concentra all’improvviso sulla Libera Muratoria che per qualcuno continua ad essere un comodo e sicuro rifugio dove nascondere i reali problemi del Paese. Dalla richiesta immotivata di consegna degli elenchi da parte della Commissione Antimafia, al becero e antigiuridico tentativo di non farci restituire persino i documenti dell’Inchiesta Cordova archiviata nel 2000, a questa morbosa attenzione mediatica, l’idea di caccia all’uomo esce sempre più rafforzata. Ma i liberi muratori del Grande Oriente d’Italia hanno saputo superare ben altro, non soccombendo ai fascisti e ai disfattisti che sempre tramano nell’ombra. Ora, di fronte a questo ennesimo maldestro tentativo di screditare la Massoneria e di metterla in una gabbia, saranno pronti a battersi in tutte le sedi perché non venga leso il più grande diritto contenuto anche nella nostra Costituzione: il diritto del libero pensiero che da trecento anni i liberi muratori hanno come stella polare. Non ci faremo intimorire e condizionare da nessuno”.
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani
Stefano Bisi
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani
Stefano Bisi