Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia partecipa alla Gran Loggia 2016 con una serie di iniziative. Due le mostre documentarie allestite al Palacongressi di Rimini dall’uno al tre aprile. Una è dedicata ai 70 anni della Repubblica italiana che si celebrano quest’anno.
Mostra • L’Aurora della Repubblica. La battaglia per il referendum attraverso la stampa e i manifesti • La mostra che il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenta al Palacongressi di Rimini per la Gran Loggia 2016 è dedicata alla nascita della Repubblica, nella ricorrenza del suo settantesimo anniversario. I titoli di giornali e manifesti sui pannelli in esposizione documentano, in forma viva e immediata, i due eventi cruciali di quell’indimenticabile 1946: la battaglia per il referendum istituzionale, che sancì la vittoria della Repubblica sulla Monarchia, e la convocazione dell’Assemblea Costituente che diede il via al progetto della carta costituzionale. Dalla mostra emerge, in modo inequivocabile, un dato destinato a caratterizzare l’esperienza politica e istituzionale dell’Italia repubblicana, e cioè il ruolo decisivo assunto dai partiti nella formazione dell’opinione pubblica e nella lotta politica, elemento destinato ad essere di lì a poco avvalorato dall’articolo 49 della nuova Costituzione. In quel 1946 si presentarono agli elettori partiti che risalivano al prefascismo e che si erano forgiati durante la Resistenza: dalla DC al PCI, dal PSI al PRI, dal Partito Democratico Italiano di Lucifero e Selvaggi di ispirazione monarchica al Partito d’Azione e alla Democrazia del Lavoro di Bonomi e Ruini, e solo per citare le maggiori formazioni. Si delineava il sistema di partiti destinato a durare per oltre un cinquantennio e a guidare, in quel lungo periodo, la vita politica e sociale dell’Italia. (Nell’immagine, la copertina del supplemento domenicale del quotidiano statunitense The New York Times del 23 giugno 1946. Nella foto sono riconoscibili i ritratti di Garibaldi e Mazzini. Si legge nella didascalia: “Fermento in Italia. Una manifestazione repubblicana a Roma”.)
Mostra ● Tradizione e continuità a Palazzo Giustiniani, sede della Libera Muratoria Italiana • Le figure di Giuseppe Leti e di Ivan Mosca rappresentano due momenti – prima e dopo il fascismo, con la parentesi dell’esilio – della storia di Palazzo Giustiniani, sede storica della Massoneria del Grande Oriente d’Italia. A loro sono dedicate due sezioni dell’esposizione allestita nella Biblioteca del Vascello, per la Gran Loggia in trasferta a Rimini, con diplomi originali, documenti autografi, fotografie, ritagli di giornale, opere e stampe. Un ampio spazio è riservato ai rituali massonici che rappresentano il ‘viaggio’ lungo la tradizione e i valori espressi dall’Istituzione liberomuratoria. È un vero e proprio ‘filo rosso’ che lega il tutto e risale al “Tegolatore” di Grasse-Tilly (1813). In mostra anche alcuni doni ricevuti quest’anno dal Grande Oriente d’Italia, tra i quali il grembiule di Gran Tesoriere della Gran Loggia di Scozia, risalente alla seconda metà dell’Ottocento e realizzato in stoffa e pelle (nell’immagine). La tradizionale insegna massonica, emblema del lavoro del libero muratore, è stata donata al Gran Maestro che, a sua volta, lo ha affidato all’Archivio Storico per arricchire la collezione del futuro Museo Massonico.