di Valentina Marelli
Iniziamo questo viaggio nel mondo Romanico delle Marche con la chiesa di San Giusto, riuscire a visitarla internamente fu un impresa, ci siamo dovuti tornare ben tre volte. È stata senza ombra di dubbio una gran conquista! La prima volta che ci andammo era di sera e questa chiesa illuminata da luci quasi arancioni aveva un aspetto suggestivo e surreale, benché fosse estate a quell'ora del giorno calava sempre un po di umidità che regalava al panorama una leggera nebbiolina. C'era con noi Ian Sinclair che da pochi giorni era arrivato in Italia, appena seppe che avevamo trovato una chiesa Romanica a pianta circolare volle venire con noi immediatamente; non se lo fece ripetere due volte!
Ci spiegò che era molto interessato alla cosa perché le chiese romaniche di forma circolare avevano molto probabilmente connessioni con l'antico Ordine del Tempio e che richiamavano nella loro struttura la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme . Naturalmente la chiesa a quell'ora era chiusa ma non esitammo a prendere il numero di telefono del custode nella bacheca. Il giorno dopo ritornammo, ma fu impossibile contattare il custode, un grosso rospo marrone era li sulle scale della chiesa ad aspettarci. Temporeggiamo un po cominciando a studiare la chiesa dall'esterno in attesa di poter parlare con il custode ma non ci fu nulla da fare e ce ne andammo un po delusi. Qualche mese dopo, se non addirittura l'anno successivo ci capitammo per puro caso, vi stavano celebrando un matrimonio; pur di riuscire a vederla (perché oltre ad un interesse culturale era diventata oramai una questione di principio), eravamo disposti anche a fingerci amici della sposa. Fortunatamente non fu necessario, facemmo le congratulazioni ai novelli sposi e ci intrufolammo in chiesa. Fu una meritata visione quella che ci accolse.
Per chi si trova a visitare il territorio intorno Camerino, ed è alla ricerca di tesori architettonici poco conosciuti, la chiesa di San Giusto rappresenta una tappa obbligata. Questo antico edificio si trova nei pressi di Camerino e si raggiunge dalla SS77, facendo una deviazione di circa un chilometro in direzione Pievebovigliana. Le guide turistiche omettono spesso di citare questa testimonianza architettonica unica nel suo genere, la cui storia di per se è ricca di fascino e di mistero. Molto poco si conosce infatti circa le origini di questo edificio: l'unico riferimento per la sua datazione risulta essere un' iscrizione (1373) riportata in un affresco presente nel campanile. Paolo Favole data la sua prima realizzazione intorno al XII sec in "Le Marche – Italia romanica".
La struttura presenta una pianta circolare con quattro piccole absidi radiali. L'interno è coperto da una cupola, caratterizzata da una particolarissima volta realizzata con dei conci in calcare bianco e rosa, disposti a spirale, e non presenta un ambulacro anulare. L'interno del corpo circolare si presenta adorno di qualsiasi decorazione, anche se gli anziani del posto ricordano la volta della cupola completamente affrescata da un ciclo di dipinti rappresentanti un cielo stellato, mentre l'interno della torre campanaria, più recente rispetto al resto della struttura, mostra un ciclo di affreschi parzialmente conservato e risalente al XIV sec..
Sulle origini di questa chiesa ci sono molte ipotesi, alcune la vogliono come magazzino di caccia di Carlo Magno realizzato da maestranze giunte dalla Palestina., altre come antico battistero (ipotesi suggerita dalla forma circolare), altre ancora come osservatorio astronomico (ipotesi suggerita dalla disposizione delle feritoie all'interno della struttura ed ovviamente l'ipotesi dell'osservatorio astronomico è senza dubbio quella che ci interessa di più!