Focus su libertà e laicità nel dibattito organizzato dal Collegio Circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta del Grande Oriente d’Italia per celebrare l’anniversario della morte di Giordano Bruno. Tra i relatori il moderatore della Tavola Valdese Eugenio Bernardini. Appuntamento a Torino il 18 febbraio (ore 17) nella sede massonica di Piazza Vittorio Veneto.
“Oggi Roma inaugura la religione del pensiero, principio di un’altra età”, diceva Giovanni Bovio, filosofo e massone, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, il 9 giugno 1889 davanti a una folla immensa a Campo de’ Fiori che celebrava l’inaugurazione del monumento a Giordano Bruno, il frate domenicano, martire del libero pensiero, condannato per eresia dall’Inquisizione e arso vivo, proprio in quella piazza il 17 febbraio del 1600. La statua, opera di Ettore Ferrari futuro Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, eretta a Roma, in quella piazza, divenne il simbolo di un’epoca che voleva esprimere non solo la libertà di pensiero, quella per la quale Giordano Bruno si era immolato, ma tutte le libertà contro ogni forma di oscurantismo. Un simbolo laico vivo ancora oggi.
Il 18 febbraio il Collegio Circoscrizionale di Piemonte-Valle d’Aosta del Grande Oriente d’Italia celebrerà l’anniversario della morte di Giordano Bruno con un convegno pubblico nella sede massonica di Torino in Piazza Vittorio Veneto. “Libertà di pensiero e Libertà di associazione” è il titolo dell’incontro che affronterà il tema delle libertà, in particolare quelle fondamentali che, oggi come ieri – e anche nei sistemi politici più avanzati – continuano a subire limitazioni. Portano contributi al convegno: Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, il filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, il professor Leslie Cameron Curry, presidente della Società Filosofica Italia (sezione Torino-Vercelli), il presidente circoscrizionale Renato Lavarini. Modera i lavori Federico Castelletti Cazzato.
Ingresso libero.