Riflessioni filosofiche
Cosa rende autenticamente felici? Il piacere sensibile, la capacità di realizzare in armonia i fini che ci proponiamo, la correttezza morale, la serenità, o tutte queste cose in qualche modo sommate assieme? Per rispondere sensatamente alla domanda occorre almeno possedere un criterio di misura. E quale può mai essere tale criterio, se l'elenco delle cose che dovrebbero renderci felici è composto da elementi tanto eterogenei? Se le felicità sono più di una, cosa sta dietro al nome che le accomuna tutte? Una delle opere più stimolanti sull'argomento è "Breve storia della felicità" di Nicholas White (Rubbettino) che propone una tesi originale e apparentemente paradossale. Per quanto strano possa sembrare per White la felicità è un problema: questa la ragione delle tante domande prive di un'unica risposta. Anziché una qualità comune a vari episodi di vita, la parola fa capo a un interrogativo che sta a noi risolvere. Attraverso citazioni e commenti dei maggiori filosofi occidentali interessati al tema, quindi raccontando una"breve storia filosofica" della felicità, White costruisce così una tesi che risulta tanto singolare quanto suggestiva e intrigante.