“Parole e ritmo danno corpo alle figure e al travaglio delle anime della Divina Commedia. L’aria si riempie e si popola di nomi eterni, di personaggi tragici restituiti alla loro vera essenza, evocata dalla voce che diventa suono, nota musicale, immagine”. Emanuele Montagna introduce così il suo recital “Dante Esoterico. Lectura Dantis… in concerto” che torna in scena il 16 settembre a Roma nel ricco programma di celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per l’Equinozio di Autunno e l’anniversario del XX Settembre. L’appuntamento è al Vascello, sede istituzionale del Grande Oriente d’Italia, alle ore 18. Montagna, autore, regista, attore, nome conosciuto, più volte ospite del Grande Oriente con varie rappresentazioni teatrali (l’ultima in ordine di tempo ad aprile per la Gran Loggia di Rimini) condurrà il pubblico in un viaggio suggestivo accompagnato dalle musiche originali del giovane compositore Franco Eco.
“O voi ch’avete li ’ntelletti sani,/mirate la dottrina che s’asconde/sotto ’l velame de li versi strani” dice Dante nel IX canto dell’Inferno e la lectura Dantis di Montagna introdurrà il pubblico sotto quel ‘velo’ in un percorso nascosto, tracciato dai simboli, dove la realtà assume un significato profondo.
“Pur trattandosi di un recital in forma di melologo – spiega il regista – questo è un Dante tutto da vedere, fortemente icastico. Ma anche un Dante, in definitiva più cantato che recitato. Lo spettacolo è ispirato alla grandezza di Carmelo Bene e alla sua Fonè”.
“Non ho rispettato la metrica dantesca – aggiunge – e ho cercato, al contrario, di lasciare il più possibile spazio alla forza delle laceranti prospettive sonore delle musiche elettroniche originali e dal vivo di Franco Eco che con me ha firmato questo mio terzo incontro con la Commedia”.
Per Montagna riproporre il suo Dante è un’esigenza. “Ritorno ciclicamente al Poeta – dice con passione – quasi come una impellente necessità esoterica di scandagliare sempre più in profondità identiche situazioni, ma in continua evoluzione. Nel lontano 1983 mi ispirarono le rarefatte sonorità di Fabrizio Festa. Nel 1996 seguirono le etnìe musicali di Salvo Nicotra, impreziosite dalle geniali coreografie di uno fra i più grandi coreografi contemporanei, Mauro Bigonzetti. Infine, Franco Eco, che ha saputo dipingere sul pentagramma l’amore di Paolo e Francesca, la fierezza di Farinata, la crudezza del Conte Ugolino, la secchezza di Pier della Vigna, il furore di “canoscenza” di Ulisse, la liquidità marcia dei falsari Sinone e Mastro Adamo, la purezza di Beatrice”.
Emanuele Montagna e Franco Eco
Attore, regista e docente universitario, Emanuele Montagna è il fondatore e direttore artistico della Scuola di Teatro Colli in Bologna, una fra le più interessanti realtà private della didattica teatrale italiana dal 1980. Come regista, alla guida del Gruppo Teatro Colli, ha curato circa cento allestimenti teatrali sui palcoscenici nazionali. E’ docente di Tecniche di Comunicazione della Persuasione presso l’Unione Camere Penali Italiane. Nel 2003 riceve il Premio Internazionale Rodolfo Valentino per la Comunicazione. Nel 2008 vince il Premio dell’Avvocatura Veneziana Carlo Goldoni per lo spettacolo “E lo difendono pure…” da lui scritto, diretto ed interpretato. con il pubblico.
Franco Eco è un eclettico compositore che scrive prevalentemente per Cinema e Televisione. Ha studiato Arti Sceniche presso la Scuola di Teatro Colli di Bologna con Emanuele Montagna e si diploma in Composizione presso il Saint Louis Music College con Gianluca Podio. Ha scritto colonne sonore per Warner, Sony, Centro Televisivo Vaticano, Sky e Rai per film di produzione Italia, USA, Ucraina e Filippine. È stato aiuto regista di Gabriele Lavia e Glauco Mauri. Ha ricevuto il Premio Sonora 2014 come “Miglior giovane compositore” e ha vinto la “Gold Award Original Score” agli International Indipendent Film Awards di Los Angeles (2016). Attualmente alterna la attività di direttore artistico di due festival con quella di regista teatrale e compositore.