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Sezione A
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Il secondo premio di 1.000 euro è stato assegnato all’opera “Francesco Saverio Salfi. Un patriota calabrese per l’Italia e per l’Europa”, presentata da Giuseppe Emanuele Granata, un lavoro che “sulla scorta di una attenta ricognizione bibliografica e di un oculato utilizzo delle fonti archivistiche –ha sottolineato la giuria- ricostruisce compiutamente l’itinerario politico e massonico di un patriota calabrese sino ad ora poco studiato”.
A Carlotta Andrea Buracchi Bresciani è stata conferita una menzione speciale per l’opera “Sorelle d’Italia. La Massoneria femminile italiana nel contesto europeo” che “analizza con ricchezza di documentazione e con acume critico un tema di sicuro interesse quale quello della iniziazione femminile”.
Sezione B
Per la sezione B sono stati assegnati quattro premi di 500 euro ciascuno agli studenti Federica Russo per il tema “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”; Vincenzo Straface per il tema “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”; Luca Passarini per il tema “Associazionismo e giovani: alla riscoperta della dignità dell’uomo” (inserito nella traccia “Migliorare noi stessi per migliorare il mondo”); Francesco Federiciper il tema “La cultura come antidoto alle invasioni barbariche”.
Inoltre, a latere del Premio Treves, la Giunta del Grande Oriente d’Italia, nella seduta dello scorso 14 luglio, ha deliberato di assegnare una menzione speciale e un premio di 500 euro alla tesina di maturità dal titolo: “La Massoneria” presentata da Antonio Milone, che ha intervistato il Gran Maestro Stefano Bisi e ha cercato di analizzare il modo in cui la Libera Muratoria viene comunicata dai media.
A consegnare i Premi i due giurati Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che ha ricordato la figura di Treves e Santi Fedele, Gran Maestro Aggiunto, che ha spiegato lo spirito del prestigioso riconoscimento, che evidenzia l’attenzione dei Liberi Muratori per le nuove generazioni e il costante interesse per l’educazione e la cultura che ricalca l’impegno della Massoneria storica del nostro Paese e di suoi prestigiosi esponenti nelle scuole, nelle università e nelle istituzioni pubbliche.Presente alla cerimonia Paola Treves, nipote di Giacomo. 
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Giacomo Treves, al quale è intitolato il prestigioso riconoscimento, fu uno dei componenti del «Comitato Segreto» che preparò, nel settembre 1919, l’impresa dannunziana di Fiume; attività testimoniata dalle carte che i figli Eugenia e Giorgio hanno donato nel 1991 al Grande Oriente d’Italia con la richiesta di istituire, a suo nome, borse di studio per ricerche sulla Massoneria in Italia e all’estero. Nel tempo la selezione ha valorizzato molte opere in varie discipline. Giacomo Treves nacque a Torino il 1° aprile 1882 ed entrò giovanissimo nell’Istituzione massonica alla quale dedicò tutta la vita. Fu maestro venerabile della storica Loggia Ausonia di Torino e all’epoca di Trieste italiana alla fine del primo conflitto mondiale, fondò il 15 dicembre 1918, con altri 8 fratelli, la Loggia Guglielmo Oberdan ricoprendo la carica di Secondo Sorvegliante.
Il fondo Treves, ordinato e conservato dall’Archivio Storico del Grande Oriente d’Italia, raccoglie le carte che documentano l’impresa di Fiume attraverso lettere, fotografie, giornali d’epoca, cartoline.