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mercoledì 25 novembre 2015

Storia e società. Massoneria inglese mette on line 2 milioni di iscritti dal 1733 al 1923


Winston Churchill
Winston Churchill
Per gli appassionati e studiosi di storia massonica non è una novità sapere che Winston Churchill, Oscar Wilde, Rudyard Kipling e Arthur Conan Doyle sono stati massoni. Altrettanto dicasi a proposito di Alexander Fleming ed Edward Jenner, grandissimi scienziati, oppure degli esploratori George Everest ed Edward Shackleton e dei monarchi Edward VIII, Edward VII e George VI. E di tanti altri personaggi che definiscono, con la loro opera, vari aspetti della civiltà moderna. Quelli citati sono solo alcuni dei nomi richiamati recentemente dal Daily Telegraph, celebre testata del Regno Unito, per rendere nota l’iniziativa del londinese Freemasory Library and Museum, struttura bibliotecaria e museale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, di mettere online, sul sito di genealogie Ancestry, l’elenco di 2 milioni di massoni che hanno aderito all’Istituzione massonica inglese dal 1733 al 1923. C’è da perdere la testa, si perdoni l’ironia, da parte di chi va alla caccia di elenchi di massoni e non importa se vecchi o nuovi. E anche il Telegraph non ha perso l’occasione pubblicando la notizia con non poca verve complottista: letti alcuni nomi, la vicenda del Titanic sarebbe cosa massonica.
Rudyard Kipling
Rudyard Kipling
Ma andando oltre, è evidente che ora le attività serie di studio saranno agevolate perché si potranno consultare facilmente dati che altrimenti sarebbero rimasti all’esame di pochi ricercatori e che potrebbero ampliare gli studi anche nell’area della statistica sociale e della sociologia politica, come già accaduto in Francia e in Italia, e in più documentare, come ha commentato Diane Clements, direttrice della Freemasonry Library and Museum, il significativo coinvolgimento dei Liberi Muratori nella società britannica. I corposi elenchi contengono data e luogo di nascita, di residenza, professione, loggia di appartenenza, date di ingresso, di elevazione di grado e di assunzione di cariche all’interno dell’istituzione, insomma una serie di informazioni che documenta la vita, non solo massonica, di ogni iscritto. Si può apprendere, ad esempio, che Churchill entrò nella loggia Studholme all’età di 26 anni, nel 1901, che Oscar Wilde fu iniziato nell’Apollo University Lodge di Cambridge a 20 anni, nel 1875, oppure che il premio Nobel Kipling fu iniziato nel 1886 nella Hope and Perseverance Lodge di Lahore, nel Punjab.
Si tratta perciò di una iniziativa notevole e c’è da augurarsi che questa nuova grande mole di informazioni non diventi appannaggio di detrattori e di teorici della cospirazione ma sia utile, com’è nello spirito dei promotori, a sfatare miti e ad arricchire, con giusto metodo, le pagine di storia.
La Gran Loggia Unita d’Inghilterra ha circa 250mila appartenenti e il Duca di Kent è l’attuale Gran Maestro, secondo la tradizione inglese che vuole un membro della famiglia reale al vertice dell’istituzione.