La nuova geopolitica presenta ai nostri occhi preoccupanti scenari di convivenza. Anche in Europa, culla della civiltà moderna, che nella seconda metà del Novecento ha avviato al suo interno un progetto comune di integrazione di uomini e cose. In realtà è ormai evidente che quell’unione così auspicata ha trovato applicazione in parte e solo per le ‘cose’, in un sistema efficiente – e spesso spregiudicato – di scambio di merci e capitali.
Ma l’Europa dei popoli dove risiede? E soprattutto, qual è il suo futuro? Se ne parlerà a Pescara il 16 gennaio nell’ambito del convegno “L’Europa tra integrazione e disintegrazione” promosso dal Grande Oriente d’Italia in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale di Abruzzo-Molise.
Il Gran Maestro, Stefano Bisi, parteciperà all’incontro che si svolgerà presso l’Aurum Pescara dalle ore 15,30. Dopo il saluto d’apertura del presidente circoscrizionale Luciano Artese, porteranno contributi: Marco Rocchi, professore di Statistica Medica all’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino, nonché apprezzato massonologo, e tre docenti dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara: l’economista Vittorio Carlei, lo psicologo Mario Fulchieri e la sociologa Eide Spedicato Iengo. Le conclusioni dei lavori saranno del Gran Maestro Stefano Bisi. L’ingresso al convegno è libero.
Nel commentare l’iniziativa il Gran Maestro ha spiegato che «la Massoneria nasce nel cuore della cultura europea ed è espressione tipica della civiltà moderna. Storicamente, i suoi principi e il suo metodo hanno costruito una rete di valori su cui sono nati e cresciuti i paesi democratici»… continua a leggere l’articolo su PrimaDaNoi.it del 13 gennaio 2016