A Capo d’Orlando, nel messinese, il 17 dicembre sarà una giornata interamente dedicata alla cultura con un doppio appuntamento. Sarà ricordata, con un convegno, l’opera dello storico delle religioni Mircea Eliade nel trentennale della scomparsa e si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio letterario Bent Parodi di Belsito. L’iniziativa è della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e si svolge a Villa Piccolo, sede della Fondazione, luogo d’incanto dove amava soggiornare Giuseppe Tomasi di Lampedusa, imparentato con la famiglia Piccolo. Come lo era del resto Bent Parodi che per per venticinque anni ha guidato la Fondazione, fino alla sua scomparsa nel 2009. Parodi apparteneva al Grande Oriente d’Italia.
“Ierophanie. Omaggio a Mircea Eliade” è il titolo del convegno, organizzato in collaborazione con Naxoslegge, che avrà inizio alle 16,30 e vedrà la partecipazione di esperti. Porteranno contributi: Giovanni Casadio, dell’Università di Salerno, con un intervento su “Mircea Eliade tra Italia e India alla ricerca della storia delle religioni”; Ignazio Buttitta, dell’Università di Palermo, che parlerà di “Tradizione e tradizioni. Eliade e la cultura folclorica”, il drammaturgo Aurelio Pes (membro del Cda Fondazione Piccolo) che affronterà il tema “Umanesimo e comparativismo in Eliade” e Andrea Pruiti Ciarello, giurista, che si soffermerà su “L’influenza di Mircea Eliade sul pensiero di Bent Parodi”. Coordina i lavori Fulvia Toscano, membro del comitato scientifico, introduce il presidente della Fondazione, Vanni Ronsisvalle. Seguirà un intervento di Alberto Samonà, giornalista, scrittore e consigliere di amministrazione della Fondazione Piccolo.
La cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Letterario Bent Parodi di Belsito è in programma alle 18:30 e saranno proclamati i due libri vincitori, nella sezione saggistica e in quella narrativa. La selezione ha impegnato per mesi la giuria del Premio, presieduta dal filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, per scegliere le terne finaliste fra una cinquantina di opere pervenute da ogni parte d’Italia. Sono in lizza “Il pianto di Iside” di Francesco Di Siena, “Antropocene Salto quantico. Tradizione, Evoluzione” di Gian Carlo Lucchi, e “Il matrimonio in Sicilia tra ’800 e ’900. Riti e usanze” di Teresa Riccobono per la sezione saggistica; “L’Ancella” di Lisa Caputo, “Agnese” di Paolo Praticò e “Bagliori di Pietra” di Carlo Quattrocchi e Giorgio Bianchi per la sezione narrativa.Il primo premio dà diritto alla pubblicazione del libro per la casa editrice Tipheret del Gruppo editoriale Bonanno.
Il Premio è nato per sottolineare il grande contributo allo studio del mito e delle religioni dato da Bent Parodi e per approfondire le fonti del suo pensiero e le analogie della sua visione con i sistemi filosofici orientali e occidentali. Gli scritti di Parodi rivelano riflessioni originali profonde come l’idea rivoluzionaria di un “esoterismo sociale” e il sogno di una “aristocrazia dello spirito” quale unione mistica di coloro che sono in cerca della verità.
Bent Parodi è stato definito “l’ultimo dei Gattopardi siciliani” per provenienza familiare, frequentazioni e parentele (da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ai fratelli Casimiro e Lucio Piccolo), ma anche uno dei massimi studiosi italiani contemporanei cultura sapienziale e delle religioni. È stato per anni presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, filosofo, massone (è stato Grande Oratore Aggiunto del Grande Oriente d’Italia) e autore di numerosi libri, fra cui il romanzo “Il principe mago” incentrato sulla figura di Raniero Alliata e sul declino dell’aristocrazia siciliana nel secondo dopoguerra.