Nuovo appuntamento a Udine il 3 dicembre per il Seminario di Studi del Grande Oriente d’Italia ‘in memoriam Antonio Celotti’ organizzato dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione Culturale “Libero Pensiero” della città. L’iniziativa ha raggiunto l’undicesima edizione. “Futuro Chiama Italia. La battaglia delle idee contro gli interessi di parte” è il titolo dell’incontro che si svolgerà ancora una volta nella suggestiva sede di Palazzo Kechler dalle ore 16. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi al quale è stata affidata la chiusura dei lavori.
Una “battaglia delle idee contro le molte sordità” si legge nell’invito del convegno ed è quasi uno slogan che gli organizzatori vogliono lanciare per evidenziare l’attenzione della Massoneria alla svolta epocale che la società affronta con molta difficoltà. Perché “la Libera Muratoria – si legge ancora – è dalla parte dei cittadini, non delle banche e dei poteri forti”. “Nella odierna società – prosegue il testo – dovrebbe albergare il senso della responsabilità, dell’impegno concreto per il lavoro, la giustizia sociale, i diritti. Impegno civico e responsabilità, perciò, come alternativa alla decadenza e impegno verso una nuova costruzione sociale, rispetto all’egoismo degli interessi di parte. Il Grande Oriente d’Italia non vuole sia cancellata l’idea di futuro”. Nella discussione a Palazzo Kechler si confronteranno vari esperti: Giovanni Maria Cecconi, esponente di punta del Grande Oriente d’Italia; Fulvio Salimbeni, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine, il senatore Riccardo Mazzoni, vicepresidente della Commissione per la tutela e la promozione dei Diritti Umani, e Omar Chessa, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Sassari. In apertura sono in programma i saluti del neo eletto presidente circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia del Grande Oriente d’Italia, Guido Ricci, e del presidente delle logge udinesi Marco De Carli,
Al termine della serata saranno consegnate le due borse di studio bandite con il “Premio Antonio Celotti” – istituito nell’aprile 2010 con cadenza biennale e riservato a giovani laureati dell’ateneo udinese – dedicato al decano della Massoneria della regione, scomparso nel giugno del 2009 all’età di 103 anni. Antonio Celotti è autore del saggio “La Massoneria in Friuli. Prime ricerche sulla sua esistenza ed influenza”, pubblicato nel 1982 e aggiornato per il suo 100esimo compleanno. Pneumologo nella vita di tutti i giorni, Celotti dedicò la sua esistenza alla cura e alla ricerca medica, conciliando le sue numerose attività con gli impegni nel Grande Oriente d’Italia dove entrò diciannovenne. È considerato tra i promotori della rinascita culturale e intellettuale di Udine nel secondo dopoguerra.