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lunedì 23 marzo 2015

I talk. Storia di un giovane che sfida banche e finanza

Gran Loggia 2015
Imparare a confrontarsi, ad accettere la diversità, a lavorare insieme agli altri per un futuro migliore, imboccando strade nuove, liberi dalla paura, pronti ad affrontare le sfide e a trasformare in meglio se stessi e tutto quello che ci circonda. Con coraggio. E' questo il tema che verrà affrontato proprio in uno dei talk organizzati a latere dei lavori rituali della Gran Loggia: "Cambiamenti", nel corso del quale si farà il punto sulla necessità di rimettere l'uomo al centro sottraendolo alle priorità materialistiche della nostra era e si dibatterà di fenomeni emergenti e di prospettive future. L'appuntamento è per le 10,30 nella Sala dell'Arengo di venerdì 10 aprile. Tra i protagonisti ci sarà un giovane davvero straordinario: Sebastiano Scrofina, 31 anni, laureato in filosofia, esperto di sistemi monetari non convenzionali, ideatore di Dropis, uan sorta di credito di baratto che permette di comprare, vendere, usufruire di servizi e prestare la propria opera, senza ricorrere al denaro. Una vera e propria forma innovativa di economia partecipata che va oltre il sistema finanziario tradizionale, eliminando tutti quei processi di pagamento che oggi richiedono banche e notai. Un'idea bellissima e assolutamente coraggiosa. Nel giugno 2013 ha partecipato, in qualità di partner CoinCapital, al primo incontro sulle criptomonete presso la Camera dei Deputati. Ha lavorato allo sviluppo di BitWallet, il "bancomat Bitcoin" italiano. Interviene regolarmente come speaker in eventi sul tema della moneta digitale in Italia e all'estero. Il secondo talk "Parliamo d'Italia, per chi non s'arrende" si terrà sabato 11 alle 17 e si prefigge di accendere i riflettori su storie di italiani tenaci nelle idee e nelle azioni, arbitri del loro tempo. Parteciperanno due medici italiani impegnati in campo umanitario a livello mondiale: Manlio Leonardi e Fabrizio Pulvirenti, il volontario sopravvissuto all'ebola. Pulvirenti aveva contratto il virus in Sierra Leone lo scorso novembre.