Gran Loggia 2015
Nel corso della sua storia plurisecolare l'Istituzione Massonica non è potuta sfuggire alla satira, divenendo oggetto di persecuzione da parte di sistemi politici autoritari. La mostra organizzata dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente per la Gran Loggia intende offrire un quadro complessivo del fenomeno antimassonico dimostrando come la satira di potere non fu mai storica e obiettiva non ritenendo neppure necessario spiegare come e perché ci dovesse essere un legame tra la Massonerie e le più varie forme sociali, culturali e politiche ritenute all'occasione ostili. Le tre sezioni in cui è organizzata l'esposizione illustrano gli estremi del fenomeno antimassonico, rappresentando la satira neutrale, quella fascista e quella socialista, non limitandosi ad illustrazioni provenienti dall'Italia. Ci troviamo di fronte a rappresentazioni dei riti con cazzuola e grembiulino traboccanti di luoghi comuni e frasi fatte, di una furia iconoclasta intesa a sminuire e negare con ogni argomento l'opera della massoneria. Il carattere astioso e presuntuoso della critica si esprime attraverso raffigurazioni improbabili e semplicistiche dove gli appartenenti alla setta sono esseri semiumani deformi e perennemente incappucciati, perciò considerati viziosi o pericolosi.
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