Le logge jesine Pitagora (968), Giordano Bruno (1164) e Giustizia e Libertà (1275) e la Gentile da Fabriano (1475) di Fabriano hanno scelto la suggestiva location del Palazzo di Monte Porzio, dimora storica nel pesarese dove nel 1797 soggiornò anche Napoleone Bonaparte, per celebrare con un agape rituale il 14 luglio, festa nazionale in Francia, data simbolo della Rivoluzione Francese. All’evento ha preso parte Fabrizio Illuminati, Presidente del Collegio circoscrizionale delle Marche, insieme a rappresentanti delle logge Garibaldi (140) di Ancona, Helvia Recina (739) e Evoluzione e Tradizione (1196) di Macerata.
Saloni nobiliari, sotterranei con armature medievali, oscure segrete e armi antiche hanno fatto da contorno a questa antica tradizione che fu importata in Italia proprio da Napoleone e dalle sue sue truppe dopo la Rivoluzione Francese. Un momento per cementare ulteriormente gli animi dei fratelli in vista delle sfide che ci attendono in questi tempi bui oggi proprio come allora, quando le truppe si riunivano nel banchetto massonico prima di affrontare la battaglia.
Il banchetto si è svolto secondo il rituale massonico d’Oltralpe coordinato da Flavio Federici, venerabile della loggia Pitagora di Jesi, che ha scandito il ritmo delle letture sui significati del principio regolatore della Natura e dei corpi celesti, passando dalle portate dei pasti rituali fino e ai sette brindisi del Gran Fuoco. Il momento massimo della catena d’unione ha fatto vibrare l’energia vitale che ha accompagnato i Fratelli fino alla chiusura dei lavori.
“In questo anniversario colgo l’occasione per celebrare i valori fondanti del Grande Oriente d’Italia – ha affermato il Presidente Illuminati al termine del banchetto massonico – in questo luogo fortemente evocativo. Con la spinta propulsiva della Rivoluzione Francese la Massoneria ebbe un ruolo decisivo nella diffusione della cultura illuminista. Le logge, infatti, contribuirono a diffondere i valori dell’uguaglianza, della tolleranza e della fratellanza in larghi settori della nobiltà e della borghesia, attraverso la reinterpretazione della tradizione cristiana in senso umanitario e razionalista, gettando le basi della moderna democrazia”.
“Abbiamo solo poi appreso che quei valori a Nizza – ha precisato Illuminati il mattino seguente – venivano di nuovo tragicamente colpiti in quel giorno simbolico che ci impegniamo, anche per questo, a commemorare in futuro con maggior vigore”.