L’antica Abbazia di Sant’Elena anche quest’anno è stata la suggestiva cornice della tornata congiunta organizzata il 22 giugno dal Collegio Circoscrizionale delle Marche per celebrare il solstizio d’estate. Ottimo il lavoro svolto dalle logge dell’Oriente Jesino per allestire il Tempio nel grande giardino dello storico sito, fondato nel 1005 a.c. dai Benedettini e successivamente posseduta dai Templari, che ha ospitato gli oltre 90 fratelli provenienti da tutte le logge marchigiane che hanno accolto con entusiasmo l’invito di Fabrizio Illuminati, presidente del Collegio. I lavori si sono aperti con l’ingresso dei dignitari del Goi e dei Maestri Venerabili delle logge marchigiane, mentre la cerimonia, guidata dal maestro venerabile della loggia Pitagora 968 di Jesi Piero Bologna, è entrata nel vivo proprio al tramonto. Il rituale adottato è stato quello della “Festa della Luce” che ha creato una particolare armonia all’eggregore dei fratelli convenuti. La tavola dell’oratore ha celebrato i 300 anni della Massoneria: “ E proprio il 24 giugno di trecento anni fa, il 24 giugno del 1717, nasceva in Inghilterra a Londra la nuova Massoneria. Era un giorno pieno di luce! 300 anni di Massoneria. Abbiamo contribuito in questo tasso di tempo a realizzare molte cose, cose buone, cose utili ed apprezzabili per il bene della umanità. Invenzioni innovazioni, rivoluzioni. Siamo stati attivi e presenti in tutti i principali appuntamenti storici e sociali e domani o dopodomani sapremo se lo siamo stati anche oggi. Abbiamo contribuito a disperdere te tenebre detta ignoranza? Siamo riusciti a divulgare far conoscere, far accettare i nostri principi fondamentali? Abbiamo cercato di fate di questo mondo un mando migliore? interrogativi importanti cui non sarà facile fornite una condivisibile risposta. Di certo abbiamo contribuito a realizzare Il mondo di oggi”.
Il presidente Illuminati ha ricordato l’importante convegno pubblico, tenutosi a Pesaro il 27 maggio, su iniziativa del Collegio Circoscrizionale, che ha visto la partecipazione di due importanti studiosi della storia e del pensiero massonico , il nostro grande oratore, prof. Bonvecchio e il prof.Cazzaniga, che da angolazioni diverse, più esoterico il primo, più razionalista ed illuminista il secondo, ci hanno raccontato di una massoneria che è stata protagonista indiscussa della cosiddetta modernità, attirando l’attenzione del folto pubblico presente e della stampa che ha dato ampio e positivo risalto al convegno.
Ha quindi evidenziato come il mondo in cui viviamo , pur con tutte le sue imperfezioni, è infinitamente più giusto e libero di quello che l’ha proceduto, un mondo in cui si veniva bruciati al rogo per il solo fatto di non essere omogenei al pensiero dominante, un mondo in cui tutti i diritti individuali erano negati; con le dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, si sancirono principi che erano il frutto di una cultura giusnaturalista che si era in larga misura formata nelle logge .
E quindi, riponendo alle domande retoriche dell’oratore , ha risposto con convinzione che sì,abbiamo contribuito a disperdere le tenebre dell’ignoranza, sì , siamo stati portatori di luce , ovvero lo sono stati i nostri predecessori , alcuni dei quali furono titani che si chiamavano Locke e Voltaire e Diderot , quello che dobbiamo semmai domandarci , ha concluso Illuminati è se siamo all’altezza dei nostri predecessori e quanta luce siamo ancora in grado di proiettare sul mondo.
Il presidente Illuminati ha ricordato l’importante convegno pubblico, tenutosi a Pesaro il 27 maggio, su iniziativa del Collegio Circoscrizionale, che ha visto la partecipazione di due importanti studiosi della storia e del pensiero massonico , il nostro grande oratore, prof. Bonvecchio e il prof.Cazzaniga, che da angolazioni diverse, più esoterico il primo, più razionalista ed illuminista il secondo, ci hanno raccontato di una massoneria che è stata protagonista indiscussa della cosiddetta modernità, attirando l’attenzione del folto pubblico presente e della stampa che ha dato ampio e positivo risalto al convegno.
Ha quindi evidenziato come il mondo in cui viviamo , pur con tutte le sue imperfezioni, è infinitamente più giusto e libero di quello che l’ha proceduto, un mondo in cui si veniva bruciati al rogo per il solo fatto di non essere omogenei al pensiero dominante, un mondo in cui tutti i diritti individuali erano negati; con le dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, si sancirono principi che erano il frutto di una cultura giusnaturalista che si era in larga misura formata nelle logge .
E quindi, riponendo alle domande retoriche dell’oratore , ha risposto con convinzione che sì,abbiamo contribuito a disperdere le tenebre dell’ignoranza, sì , siamo stati portatori di luce , ovvero lo sono stati i nostri predecessori , alcuni dei quali furono titani che si chiamavano Locke e Voltaire e Diderot , quello che dobbiamo semmai domandarci , ha concluso Illuminati è se siamo all’altezza dei nostri predecessori e quanta luce siamo ancora in grado di proiettare sul mondo.