La massoneria ligure di è data appuntamento oggi a Loano per le celebrazioni del 160esimo anniversario di fondazione della Loggia Trionfo Ligure di Genova. Qui abbiamo avuto modo di intervistare la massima autorità del Gran Oriente d’Italia: Stefano Bisi che ai nostri microfoni ha svelato alcune curiosità e risposto ad alcune domande sul mondo della massoneria oggi. Partendo da una domanda semplice, ma non scontata, cosa sia la massoneria viene dettagliatamente spiegato anche solo avvicinandosi al sito internet dedicato www.grandeoriente.it dove si precisa che “La Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia”.
Ma in provincia di Savona ci sono logge massoniche del Gran Oriente? Quante e quali?
Ebbene sì e sono nove le logge massoniche in provincia di Savona:
96 |
Sabazia
| Savona |
560 | Cheope | Savona |
762 | Luigi Pirandello | Albenga (SV) |
829 | XX Settembre | Savona |
831 | Giuseppe Mazzini | Albenga (SV) |
982 | Canalicum | Cairo Montenotte (SV) |
1029 | Ligustica | Savona |
1203 | George Washington | Cisano sul Neva (SV) |
1215 | Priamar | Varazze (SV) |
Ma quanti sono gli iscritti e quale la diffusione delle logge massoniche?
Spiega Bisi “Il numero degli iscritti al Gran Oriente d’Italia sta crescendo ed oggi stiamo per raggiungere i 23mila fratelli divisi in 850 logge sparse sul territorio nazionale. Il 5 marzo sarà innalzata un’altra loggia in una provincia nella quale la massoneria non c’era da 30 anni a Matera”.
Non tutti sanno, però, che non esiste un solo ordine massonico, recentemente, in particolare, si è parlato di un incontro tra i vertici del Gran Oriente d’Italia e la Gran Loggia Regolare d’Italia (errata corrige: l’incontro del Grande Oriente è avvenuto con la Gran Loggia d’Italia, fonte GoiStampa) avvenuto a Sanremo, la prima volta che le due Comunioni hanno ripreso ad interloquire dopo la scissione del 1908-
Come può essere interpretato questo dialogo anche se recentemente il professor Di Bernardo ha affermato che la massoneria è quasi un comitato d’affari dove si entra per convenienza? “Ognuno può dire quello che vuole – afferma Bisi in replica a Di Bernardo – non è prevista alcuna unificazione tra le obbedienze massoniche e il Gran Oriente d’Italia non è quello dipinto da chi nel 1993 si dette alla fuga, ma è una comunione di fratelli che lavorano ritualmente nel tempio e da fratelli che sono impegnati in iniziative anche benefiche”
In Italia perché la massoneria spesso è sotto attacco? “Il pregiudizio è duro a morire, in Italia, in particolare c’è stata la breccia di Porta Pia e una scomunica, ma recentemente un importante cardinale Ravasi ha detto che nel variegato mondo della massoneria ci sono anche valori condivisibili come la solidarietà la tutela dei diritti umani e la lotta al materialismo”.
Aumenta il numero di massoni, ma non è a repentaglio la “qualità” delle persone che si avvicinano a questo mondo? “Nessuno può dire se i massoni sono pochi o molti, sono quelli che sono e al di fuori delle logge credo ci siano tanti potenziali massoni perché massoni si nasce anche se si può non diventarlo nel senso che se non incontri nella tua strada un fratello libero muratore può darsi che tu non compia mai quel passo per entrare nel tempio”
Allora quali sono le caratteristiche per diventare massone? “Noi vogliamo essere un’elite, ma un’elite di sensibilità prima di tutto. Non può essere massone ad esempio chi di fronte al dramma dei rifugiati che arrivano sulle nostre coste rimane insensibile. Il massone non può ributtare in mare chi giunge a bordo di barconi sulle nostre coste perché quel mare è stato per troppi bambini e per troppi uomini la culla e la tomba al tempo stesso”.
Nell’immaginario collettivo spesso si pensa che chi si avvicina alla massoneria lo fa per perseguire propri interessi, è così? Che tipo di controllo si opera a tal proposito? “Prima di essere iniziati nel Gran Oriente d’Italia c’è un percorso che può essere molto lungo che si chiama tegola tura con fratelli che incontrano il bussante e ci parlano cercando di capire se le sue intenzioni sono realmente quelle di una crescita spirituale e personale. Se chi entra spera di trovare i benefici materiali capirà ben presto di aver bussato alla porta sbagliata”
La massoneria ha molti aspetti anche negativi nell’immaginario collettivo, vogliamo sfatarne qualcuno? “Che mangiamo i bambini forse questo è già stato superato nel corso del tempo. Molti ritengono che non c’è bisogno della massoneria nel terzo millennio, non ha senso per alcuni pensare ceh ci sono degli uomini assolutamente normali che la sera si trovano in un tempio indossano un grembiule dei guanti, invece c’è bisogno della libera muratoria nel terzo millennio perché c’è bisogno di fratellanza uguaglianza e tenere alta la fiammella della laicità che in una sola parola vuol dire rispettare il pensiero degli altri e non ritenerci infallibili senza pensare che il nostro pensiero è quello giusto. Siamo uomini in ricerca”.
Come vede l’Italia oggi il Gran Maestro Stefano Bisi? “L’Italia oggi ha bisogno di dialogo e riflessione si parla poco e si urla molto non ho la ricetta per salvare l’economia del paese o altri aspetti, ma dico parliamo e con il dialogo possiamo affrontare diversi aspetti”. (L’intervista pubblicata da Savona News il 28 febbraio 2016)
Video di Savona News
Massoni si nasce ma non è detto che si compia il passo di entrare nel tempio
Massoneria élite? Il Grande Oriente d’Italia vuole essere élite di sensibilità
Bussa a porta sbagliata chi cerca benefici materiali nel Grande Oriente d’Italia
Perché Libera Muratoria nel terzo millennio: c’è bisogno di fratellanza, uguaglianza, di tenere alta la fiammella della laicità che significa rispettare il pensiero degli altri