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venerdì 19 febbraio 2016

Il Castel del Monte ‘vissuto’ da Giordano Bruno Galli


Giordano Bruno Galli con Tiziano Busca a Castel del Monte

Ti sei presentato un giorno di fronte a me, e quando, dopo avere salito la scaletta esterna, hai osservato il portale e hai notato che la forma e le decorazioni erano a suggerire un pentagono, la stella a cinque punte e il cerchio che contiene l’uomo, hai visto te stesso, e sei stato lieto di oltrepassare l’ingresso con la convinzione di entrare nella parte più profonda di te, e di poter penetrare molti segreti.

Ti sei sbagliato, caro turista iniziato.

Non hai capito che quei simboli erano e sono affermazione di me. Io sono il Castrum che è essenza come te, viva e sensibile, che conosce e può dire. Tu sei entrato in me e solo con la conoscenza di me potrai scoprire te, perché questo è il tuo interesse. Considera quindi che siamo due essenze, due uomini che possono diventare uno, perché sono a tua disposizione per aiutarti.

 Entra pure in serenità e che tu sia il benvenuto. Potremo colloquiare perché parliamo lo stesso linguaggio. Entra. Non indugiare troppo a osservare tutto, ad annotare i simboli che vedi, a cercare quelli che non vedi, ad ipotizzare significati consoni e pertinenti. Se farai così non ti basterà una vita, sei già stato qui molte altre volte, e molte altre si succederanno perché non hai la capacità di selezionare.

Entra quindi in me con animo tranquillo e sarai come me. Il turista iniziato, armato di volontà interessata a capire per conoscere e trasmutare gli eventi, che sono fenomeni importanti per la crescita verso il profumo di ogni essenza, individualità, che è nascosta nel segreto del proprio io profondo, oltrepassa la soglia e si incammina verso la visione e l’elaborazione di tutto quello che conosce e ricorda del Castrum. Vuole attuare una scelta mirata da studiare, approfondire, e realizzare, se comporta il fare.

- Sosta a lungo, il nostro, sulla soglia della porta che immette nella grande sala centrale a forma di ottagono. Osserva due portali: uno simbolo di maschile e l’altro di femminile, che ricordano nuovamente come il Castrum sia essenza in similitudine con l’uomo, ed annota che il tamburo ottagonale significa passaggio dal quadrato al cerchio, dalla terra al cielo, esaltazione di corpo e spirito.

- Si vede inserito all’interno di una canna, pronto per ricevere una spinta verso l’alto, non nascondendo uno stato di angoscioso timore.

- Si rifugia oltre la porta di destra e inizia a percorrere le sale con andamento sinusoidale, dovuto allo sfalsamento delle porte, che sarà meno accentuato al piano superiore.

- Si disinteressa della forma pentagonale, del quadrato, del triangolo, delle sezioni auree che accompagnano tutte le geometrie del Castrum, e dei simboli inseriti nelle chiavi delle crociere, nelle decorazioni delle pareti, nei capitelli delle colonne, nelle aperture delle porte, e nei percorsi individuati come iniziatici,

- Si disinteressa inoltre del quando, del perché, e di chi lo abbia costruito.

- Il turista iniziato si sofferma a lungo sulla volta esapartita inserita nella torre numero sette, e sui telamoni. Prende coscienza della sua terrestrità.

- Il turista iniziato si sofferma a lungo sulla volta tripartita inserita nella torre numero tre e nota la mancanza di una parte di scala, la mancanza di uno spicchio di volta e la presenza di tre mensole di cui una resa irriconoscibile. Sono i volti di un maschio e di una donna. Vede la scala che continua al di sopra della volta. Sente il suo spirito.

- Il turista iniziato si sofferma a lungo sulla presenza di una scala inserita nella torre numero cinque che porta senza interruzioni direttamente alla terrazza di copertura, a differenza delle altre.

Solo questi pochi elementi simbolici sembrano essere essenziali per la conoscenza e per la consapevolezza di sé: per attivare la via iniziatica, e attuare la sua elevazione.

 Castrum! Come farò per raggiungere la terrazza e vedere la luce?

Se sei uomo di terra, come ti hanno descritto i telamoni raccontando la tua essenza corporea, raggiungi la scala inserita nella torre numero cinque, e dopo averla percorsa, riuscirai a vedere la luce.

Se sei uomo dell’universo perché hai notato il tratto di scala mancane e avrai seguito l’insegnamento per la tua sacra riunificazione in uno, attraverso il maschile e il femminile, con il suggerimento del mercurio nascosto, raggiungi la scala inserita nella torre numero tre e riuscirai ad arrivare in terrazza, dove parteciperai della luce.

Vedere non è partecipare.       .