Da sinistra: Mauro Cascio, Tiziano Busca, Massimo Agostini
Un grande pomeriggio di cultura a Catanzaro, nella sala del Consiglio Provinciale. In occasione della presentazione del libro di Massimo Agostini (Tipheret), alla sua seconda proposta editoriale: «Nel nome della Dea». Agostini è da anni impegnato a cercare le 'tracce' dell'Antica Religione, ai primordi della nostra civiltà, con particolare attenzione al mondo egizio. Quella del femminile nel sacro. E dire femminile di Dio ha conseguenze teoretiche e teologiche che certo non possono essere trascurate.
L'intervento di Massimo Agostini è stato introdotto da Mauro Cascio, tra i più noti esponenti in Italia di Studio Tradizionale. Il filosofo pontino ha tracciato il significato in termini 'greci' e di filosofia classica il concetto di 'femminile' in quanto polarità di una dualità e analizzato i vari aspetti culturali (cioè pertinenti ad una particolare cultura, a uno spirito, a un'epoca) in cui questa dualità viene espressa e raccontata, come premessa per una risoluzione della frattura originaria tra Creatore e creatura, cioè, mettendo a nudo la struttura concettuale del problema, senza letture religiose del mito, tra Eterno e enti temporali (e cioè divenienti e soggetti, sul piano fenomenologico, ad una fine).
Ha chiuso il dibattito, a cui ha partecipato un pubblico numeroso, attento e partecipativo, Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale - Rito di York.