Inaugurazione il 19 novembre a Venezia del nuovo Museo della Musica che sarà ospitato a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio della città. I beni musicali appartenenti al Conservatorio dedicato a Benedetto Marcello sono stati raggruppati in diverse aeree tematiche: cordofoni, aerofoni ed infine cimeli, quadri, fotografie e spartiti autografi che testimoniano la storia della scuola e la presenza di grandi personalità. Il materiale è esposto in alcuni dei più pregevoli ambienti del palazzo che furono sede dell’appartamento nuziale di Alvise Pisani. Fatto singolare è che l’accurata pulitura delle decorazioni murarie, degli stucchi e dei basso rilievi ha fatto emergere una fitta simbologia alchemico-massonica aprendo nuove indagini sulla storia del palazzo e dei suoi nobili proprietari. Alla luce di questo nuovo filone di studio è stato possibile individuare, in una delle stanze adiacenti al museo, la struttura architettonica di un tempio massonico, ipotesi che potrà essere confermata solo dopo i lavori di restauro. Ecco spiegato il riferimento alla Massoneria nella locandina dell’evento che cita, insieme al nuovo museo, gli ambienti massonici di Palazzo Pisani che saranno pure accessibili dalle ore 15:30, ora d’inizio dell’inaugurazione. Alle 17 è in programma un concerto.
Il Nuovo Museo della Musica è stato curato e realizzato dal dottor Enrico Bertolotti con la supervisione del M° Franco Rossi, Direttore del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.
Palazzo Pisani
La storia di Palazzo Pisani di Santo Stefano, uno dei più grandi e affascinanti di Venezia, è molto lacunosa. Fu costruito nel 1614-15, il progetto pare sia stato di Alvise Pisani, coadiuvato dall’architetto Bortolo da Venezia, detto “il Manopola”, che in quegli anni era proto a San Marco. Nel secolo successivo l’edificio venne ingrandito e il palazzo venne ampliato verso il Canal Grande. La ristrutturazione fu affidata a Girolamo Frigimelica, architetto della famiglia Pisani, lo stesso che costruì l’imponente villa Pisani a Stra. La nobile famiglia Pisani, all’epoca una delle più ricche della città, volle un palazzo degno della propria grandezza, facendosi progressivamente largo tra le case vicine per raggiungere il Canal Grande. Qui soggiornarono personaggi famosi, sovrani e principi: le cronache parlano della magnificenza dell’arredo e degli addobbi, della galleria ricca di quadri dei più insigni pittori.
Purtroppo per la rapida decadenza della famiglia, costretta a vendere Palazzetto Pisani nel 1816 per far fronte ai debiti, la maggior parte delle opere d’arte sono state vendute. Rimangono tuttavia moltissimi tesori da ammirare: i dipinti sui soffitti, gli stucchi, la cappella del primo piano nobile, le porte intarsiate al secondo piano nobile, solo per citarne alcuni. Tra il 1897 e il 1921 il Comune di Venezia divenne progressivamente l’unico proprietario del palazzo che ospitò dapprima il Liceo Società Musicale Benedetto Marcello, nell’ala che si affaccia sul secondo cortile, fino a che nel 1940, il palazzo fu riservato ad uso esclusivo del Conservatorio.