Piombino. Sabato 27 maggio – Sala del Porticciolo, Marina di Salivoli
1717-2017. Tre secoli di Libera Muratoria. L’Ordine e il R.S.A.A.
Il convegno scozzese organizzato a Piombino, presenti il Gran Maestro, Stefano Bisi, ed il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana, Francesco Borgognoni, ha visto la partecipazione di poco meno di 200 Fratelli che si sono affollati nella sala.
L’incontro incentrato sul trecentesimo anniversario e moderato da Gianmichele Galassi, attraverso le numerose relazioni previste, ha fornito una ampia panoramica sullo sviluppo storico e filosofico della Libera Muratoria. Dopo una sintetica introduzione di Galassi, la parola passa a Borgognoni che traccia una lucidissima e sintetica analisi dei filoni ideologici che sono confluiti nella Massoneria, generandola per come la conosciamo.
Con qualche esempio ben scelto, come pennellate di un maestro pittore, è stato capace di evidenziare, da un lato, le differenze fra le prime logge inglesi e quelle odierne, dall’altro invece, la sostanziale identità del metodo e degli scopi che in due parole potremmo sintetizzare con l’idea della “continuità della tradizione”.
Francesco Ventani, fra gli organizzatori del convegno quale presidente della Camera Capitolare “Giorgio Millul” di Piombino, e poi Giampiero Caglianone hanno composto un quadro storico assai ricco, ripercorrendo le tappe fondamentali della Libera Muratoria nella sua complessa struttura sviluppatasi appunto nel corso degli ultimi 300 anni. L’ultimo relatore, Claudio Spinelli, ha sviluppato un dotto ragionamento sulle idee ed il metodo massonico ornandolo di dotte citazioni di studiosi, poeti e letterati fornendo così un’ampia immagine della cultura esoterica liberomuratoria.
Dopo i saluti ed alcune brevi considerazioni di Alessandro Natali, Ispettore Regionale, e Riccardo Petraroja, membro attivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese, le conclusioni, affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.
Con qualche esempio ben scelto, come pennellate di un maestro pittore, è stato capace di evidenziare, da un lato, le differenze fra le prime logge inglesi e quelle odierne, dall’altro invece, la sostanziale identità del metodo e degli scopi che in due parole potremmo sintetizzare con l’idea della “continuità della tradizione”.
Francesco Ventani, fra gli organizzatori del convegno quale presidente della Camera Capitolare “Giorgio Millul” di Piombino, e poi Giampiero Caglianone hanno composto un quadro storico assai ricco, ripercorrendo le tappe fondamentali della Libera Muratoria nella sua complessa struttura sviluppatasi appunto nel corso degli ultimi 300 anni. L’ultimo relatore, Claudio Spinelli, ha sviluppato un dotto ragionamento sulle idee ed il metodo massonico ornandolo di dotte citazioni di studiosi, poeti e letterati fornendo così un’ampia immagine della cultura esoterica liberomuratoria.
Dopo i saluti ed alcune brevi considerazioni di Alessandro Natali, Ispettore Regionale, e Riccardo Petraroja, membro attivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese, le conclusioni, affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.
Dopo un breve aggiornamento sulle azioni legali intraprese dal Grande Oriente d’Italia a tutela dei diritti propri e di noi massoni che ne facciamo parte, sottolinea l’importanza delle iniziative volte a celebrare i trecento anni del nostro Ordine. Iniziative necessarie a far conoscere la Libera Muratoria per quello che in realtà è e non per quanto alcuni artatamente hanno utilità a rappresentare.
La storia del Grande Oriente d’Italia e della Massoneria è ricca di altisonanti personalità che hanno reso grande servizio all’Umanità: da Garibaldi a Fermi passando per Quasimodo, tanto per fare qualche nome, ma è ancor più importante e vasta l’azione e l’esempio di “grandi” Fratelli meno conosciuti al largo pubblico, ma altrettanto importanti per la comunità. Ad esempio, Fratelli come Aldo Sgherri faro non solo per i Piombinesi ma per tutto il Grande Oriente. Illustra poi la grande vitalità della nostra Comunione mostrata dalle richieste per manifestazioni pubbliche che si fanno sempre più numerose; si intensifica quindi la volontà dei Fratelli di ogni regione a promuovere, con un rinnovato orgoglio di appartenenza, i principi di Fratellanza, Uguaglianza, Solidarietà e Libertà ed i valori massonici atti al miglioramento di sé e della società tutta. Il Grande Oriente sta così svolgendo un ruolo essenziale per la corretta informazione e la lotta all’ignoranza volta a suscitare nuova consapevolezza nelle persone: è quello che è accaduto ad esempio durante le celebrazioni del settantesimo della nostra Repubblica. Le numerose iniziative su tutto il territorio nazionale hanno, infatti, contribuito ad accrescere la conoscenza della nostra bellissima Costituzione che per Calamandrei rappresentava un vero e proprio “testamento spirituale” dei caduti in guerra e che noi promettiamo solennemente di osservare e rispettare.
Cita poi il compianto Giovanni Falcone: “la cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo”, poi sottolinea quanto lo stesso disse con chiarezza di fronte al Consiglio Superiore della Magistratura che non esiste un “terzo livello” di potere formato da Politici, massoni e capitani di industria che governerebbe Cosa Nostra, questo esiste solo nella fantasia degli scrittori! Si chiude così fra gli applausi soddisfatti questo utile e piacevole convegno.
La storia del Grande Oriente d’Italia e della Massoneria è ricca di altisonanti personalità che hanno reso grande servizio all’Umanità: da Garibaldi a Fermi passando per Quasimodo, tanto per fare qualche nome, ma è ancor più importante e vasta l’azione e l’esempio di “grandi” Fratelli meno conosciuti al largo pubblico, ma altrettanto importanti per la comunità. Ad esempio, Fratelli come Aldo Sgherri faro non solo per i Piombinesi ma per tutto il Grande Oriente. Illustra poi la grande vitalità della nostra Comunione mostrata dalle richieste per manifestazioni pubbliche che si fanno sempre più numerose; si intensifica quindi la volontà dei Fratelli di ogni regione a promuovere, con un rinnovato orgoglio di appartenenza, i principi di Fratellanza, Uguaglianza, Solidarietà e Libertà ed i valori massonici atti al miglioramento di sé e della società tutta. Il Grande Oriente sta così svolgendo un ruolo essenziale per la corretta informazione e la lotta all’ignoranza volta a suscitare nuova consapevolezza nelle persone: è quello che è accaduto ad esempio durante le celebrazioni del settantesimo della nostra Repubblica. Le numerose iniziative su tutto il territorio nazionale hanno, infatti, contribuito ad accrescere la conoscenza della nostra bellissima Costituzione che per Calamandrei rappresentava un vero e proprio “testamento spirituale” dei caduti in guerra e che noi promettiamo solennemente di osservare e rispettare.
Cita poi il compianto Giovanni Falcone: “la cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo”, poi sottolinea quanto lo stesso disse con chiarezza di fronte al Consiglio Superiore della Magistratura che non esiste un “terzo livello” di potere formato da Politici, massoni e capitani di industria che governerebbe Cosa Nostra, questo esiste solo nella fantasia degli scrittori! Si chiude così fra gli applausi soddisfatti questo utile e piacevole convegno.