di Domenico Cambareri
Copertina storica del libro pubblicato da Einaudi
La storia dell’editoria e della grande cultura contemporanea in Italia è davvero stranissima.
Infatti è incomprensibile come mai nelle città e nelle università dell’erede diretta più importante della cultura antica, che vanta, senza mai smettere di gridarlo, di essere il giacimento culturale più importante del pianeta e sintesi della cultura antica e luogo di eccellenza degli studi antichi, possano persistere carenze enormi nella pubblicazione di opere antiche o sulle civiltà mediterranee antiche. Di fronte a tedeschi, inglesi, francesi, si fa una figura peregrina.
Desideravamo da tempo segnalare in particolare alcune delle opere introvabili perché mai più ristampate o perché finora mai tradotte in italiano. Caso vuole che una di queste opere sia stata nuovamente edita in Italia.
È Dioniso di Henri Jeanmaire, per la prima volta edito agli inizi degli anni ’70 da Einaudi e poi diventato un testo introvabile.
L’opera è e rimarrà un’opera incancellabile, una pietra miliare, un atlante particolareggiato ricchissimo e mirabile e una grande ricostruzione storica in cui gli aspetti probanti sono delineati senza pretermissioni veritative in un ambito interdisciplinare che va dall’archeologia e dall’arte ellenica all’etnografia antica e non, alle tragedie e alla letteratura ellenica alla storia delle religioni e della cultura dell’Asia minore e del Vicino oriente antico e dell’Ellade, alla filosofia antica e alle eredità cultuali tardo-antiche e dell’incipiente età volgare e dei secoli successivi.
Noi abbiamo appreso soltanto da pochi giorni che era stata riedita, nonostante precedenti ricognizioni tramite Google. Ebbene, l’opera è stata ripubblicata nel 2012. Amara, incresciosa svista, perché l’avremmo potuto segnalare di già.
Un testo preziosissimo che può essere nuovamente studiato e letto da specialisti, da amanti e cultori della civiltà antica, da comparatisti e da qualsiasi lettore amante della cultura con la maiuscola.