Tiziano Busca con Louis Bartrand
C’è un tempo per teorizzare, uno per sognare, ma soprattutto c’è un tempo per farle le cose sognate, per non restare idealisti e astratti. La 53^ Grande Assemblea del Rito di York, che si è chiusa ieri a Rimini all’Holiday Inn, è stata l’occasione per fare il punto, per raccontarsele, per guardare al futuro, affinché ogni singolo piccolo successo in ogni campo non sia un traguardo, ma il punto di partenza per il successo successivo. È stato un momento di incontro importante, con tantissime delegazioni estere, ben 36, Australia, New York, California, Francia, Portogallo, Cipro, Grecia, Romania, Albania e tante altre e la presenza del Sommo Sacerdote internazionale Louis Bartrand. «Non spetta a me dire come è stata questa assemblea e quali emozioni ha donato», ha detto Busca, «darei giudizi di parte. A me spetta ricordare tutti voi, il vostro apporto, i vostri sorrisi, il vostro lavoro e la vostra allegria. È anche mio compito dire un grazie particolare a chi con una dedizione encomiabile, pur tra mille problemi e difficoltà, ci ha permesso di raccogliere un successo non comune e anzi straordinario: Almerindo Duranti, Nicola Zanetti, Luigi Lancia, Fabio Zandri, Andrea Maurizio, Saba dell’Oca. Un grazie sincero all’Ordine de Molay, al presidente del Collegio Emilia Romagnia, al Rito di Misraïm e Memphis, al Rito Simbolico, al Rito Noachita. Si apre una nuova pagina e si scriverà una nuova Storia perché da oggi abbiamo tutti gli strumenti utili a fondare le buone ragioni iniziatiche nel tessuto ormai liso dello studio e della ricerca della Tradizione come valore unico della via di senso dei cercatori pellegrini. I viandanti nella distratta strada della materia possono trovare nel Rito di York non medaglie o grembiuli, ma uguaglianza e valori che fanno degli ‘uomini unti’ la essenza della sapienza e della forza iniziatica. Ora abbiamo la bellezza della luce in tutta la sua unicità nei valori di Melchisedec (Alto Sacerdozio), Salomone (Silver Trowel), Zorobabele (Tabernacolo) e la Società Rosacroce a cui sono ammessi anche maestri non appartenenti al Rito di York. Possiamo solo sbagliare, non abbiamo più alibi o giustificazioni se il nostro lavoro non porta risultati. Viviamo con la forza della Sapienza il messaggio di buon lavoro di Gustavo Raffi, ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e Sommo Sacerdote Onorario del Gran Capitolo dell’Arco Reale, perché il cuore della fraternità testimonia l’amore dell’iniziato per l’uomo».
Telegrammi di vicinanza sono arrivati dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi e dagli altri corpi rituali.
Gustavo Raffi
Un riconoscimento a Valentina Marelli durante la Cena di Gala