Nuovo appuntamento del Grande Oriente d’Italia per celebrare i 300 anni della Massoneria speculativa. A Bologna il Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna organizza un convegno pubblico che racconterà tre secoli di vita moderna della Libera Muratoria in tutto il mondo. “Trecento anni di storia, 24 giugno 1717 – 24 giugno 2017” è il titolo dell’incontro che si terrà il 25 giugno, dalle ore 10,30, nella Sala della Cultura di Palazzo Pepoli e ha in programma gli interventi di Stefano Arieti, docente dell’Università degli Studi di Bologna nonché maestro venerabile della loggia cittadina Ça Ira (1130); Claudio Bonvecchio, filosofo dell’Insubria di Varese e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia; Italo Comellidell’Università Popolare di Parma. Comelli che presenterà il catalogo del Museo Massonico di Compiano. I lavori saranno introdotti da Mario Martelli, presidente circoscrizionale dell’Emilia Romagna.
Sarà un excursus di 300 anni di storia moderna e contemporanea in cui la Massoneria ha un ruolo da protagonista nella crescita civile e democratica dell’Occidente attraverso i suoi esponenti – diversi per origini, fede e pensiero – che in nome dei valori universali di libertà, uguaglianza, fratellanza, tolleranza e solidarietà, da sempre praticati nelle logge massoniche, si impegnano per il bene di tutti.
E proprio alla solidarietà umana è dedicata la parte finale del convegno che ha in programma la consegna all’Ageop Ricerca onlus (Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica) di un contributo economico realizzato con i fondi raccolti dal Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna e dalle logge della regione, dal Rito Scozzese Antico e Accettato, dal Rito Simbolico Italiano, dal Rito di York, dal Regime Scozzese Rettificato e dal Rito Moderno Italiano.
Info e adesioni al convegno: emilia.collegio@grandeoriente.org
Museo Massonico di Compiano
Non tutti sanno che nel Castello medioevale di Compiano, piccolo borgo nel parmense, c’è un museo massonico internazionale. Si chiama “Orizzonti Massonici” e nasce nel 2002 su iniziativa del Grande Oriente d’Italia grazie alla donazione di Flaminio Musa, comandante partigiano, medico, poeta, massone a Parma, scomparso nel 2009. Grandi anime del progetto furono il compianto Blasco Mucci, storico direttore della rivista massonica toscana “Il Laboratorio”, e Mauro Lastraioli, all’epoca presidente circoscrizionale della Toscana e ora Gran Maestro Onorario.
Musa aveva viaggiato molto nei Paesi anglosassoni – Inghilterra, Scozia, Stati Uniti d’America – collezionando sempre nuovi pezzi di matrice massonica: una mole incredibile di materiale che aveva bisogno di una collocazione adeguata per far conoscere e apprezzare una parte di storia e di cultura per lo più sconosciuta. Da qui la scelta di una sede suggestiva e prestigiosa che potesse ospitare la collezione. Il Castello di Compiano mise a disposizione tre sale, una a cura esclusiva del Grande Oriente. Cimeli, medaglie, quadri, paramenti, libri, diplomi che raccontano il simbolismo massonico inglese del Settecento e dell’Ottocento presero spazio, con la sala ’33’, ora gestita dal Collegio circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Grande Oriente d’Italia, riservata a materiale tutto italiano. Negli anni la collezione donata da Musa si è arricchita con nuovi lasciti degli eredi e la sala ’33’ ospita sempre più testimonianze della storia della Massoneria italiana, anche del Novecento..