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Sarà un excursus di 300 anni di storia moderna e contemporanea in cui la Massoneria ha un ruolo da protagonista nella crescita civile e democratica dell’Occidente attraverso i suoi esponenti – diversi per origini, fede e pensiero – che in nome dei valori universali di libertà, uguaglianza, fratellanza, tolleranza e solidarietà, da sempre praticati nelle logge massoniche, si impegnano per il bene di tutti.
E proprio alla solidarietà umana è dedicata la parte finale del convegno che ha in programma la consegna all’Ageop Ricerca onlus (Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica) di un contributo economico realizzato con i fondi raccolti dal Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna e dalle logge della regione, dal Rito Scozzese Antico e Accettato, dal Rito Simbolico Italiano, dal Rito di York, dal Regime Scozzese Rettificato e dal Rito Moderno Italiano.
Info e adesioni al convegno: emilia.collegio@grandeoriente.org
Museo Massonico di Compiano
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Non tutti sanno che nel Castello medioevale di Compiano, piccolo borgo nel parmense, c’è un museo massonico internazionale. Si chiama “Orizzonti Massonici” e nasce nel 2002 su iniziativa del Grande Oriente d’Italia grazie alla donazione di Flaminio Musa, comandante partigiano, medico, poeta, massone a Parma, scomparso nel 2009. Grandi anime del progetto furono il compianto Blasco Mucci, storico direttore della rivista massonica toscana “Il Laboratorio”, e Mauro Lastraioli, all’epoca presidente circoscrizionale della Toscana e ora Gran Maestro Onorario.
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Musa aveva viaggiato molto nei Paesi anglosassoni – Inghilterra, Scozia, Stati Uniti d’America – collezionando sempre nuovi pezzi di matrice massonica: una mole incredibile di materiale che aveva bisogno di una collocazione adeguata per far conoscere e apprezzare una parte di storia e di cultura per lo più sconosciuta. Da qui la scelta di una sede suggestiva e prestigiosa che potesse ospitare la collezione. Il Castello di Compiano mise a disposizione tre sale, una a cura esclusiva del Grande Oriente. Cimeli, medaglie, quadri, paramenti, libri, diplomi che raccontano il simbolismo massonico inglese del Settecento e dell’Ottocento presero spazio, con la sala ’33’, ora gestita dal Collegio circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Grande Oriente d’Italia, riservata a materiale tutto italiano. Negli anni la collezione donata da Musa si è arricchita con nuovi lasciti degli eredi e la sala ’33’ ospita sempre più testimonianze della storia della Massoneria italiana, anche del Novecento..