Al convegno – in programma il 10 giugno dalle ore 10,30 – interverranno esponenti della politica, della teologia, della medicina, di cultura e informazione. Sarà un dialogo interdisciplinare che esaminerà l’argomento in più aspetti. Tra i relatori Daniele Capezzone e Vito Mancuso.
Diritto e dovere di scegliere, per un’etica di fine vita. Ancora una volta la Massoneria del Grande Oriente d’Italia affronta un tema di grande impatto sociale. L’iniziativa è del Collegio Circoscrizionale della Lombardia che per il 10 giugno ha organizzato a Milano il convegno “Morire con dignità. Prospettive sull’eutanasia”. L’appuntamento è nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria dalle ore 10,30.
Primo piano, quindi, sulla dignità umana e sul diritto di poter scegliere come morire quando la vita è considerata ormai insopportabile e non più degna di essere vissuta. In Italia l’eutanasia è considerata reato mentre un italiano al giorno va in Svizzera per mettere in atto il suicidio assistito. Con numeri in crescita e il problema sempre più scottante con le parti sociali che continuano a dividersi. Il dibattito è in corso in vari paesi e chiama in causa la cultura laica di una società.
Al convegno del 10 giugno interverranno esponenti della politica, della teologia, della medicina, di cultura e informazione. Sarà un dialogo interdisciplinare che esaminerà l’argomento in più aspetti. Portano contributi: Daniele Capezzone, Vito Mancuso, Maria Rita Gismondo, Mauro della Porta Raffo. Modera gli interventi Claudio Bonvecchio, filosofo nonché Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia. Il convegno sarà aperto dal saluto del presidente circoscrizionale della Lombardia Antonino Salsone.
Ingresso libero