A Rende una giornata densa di attività per il Gran Maestro Stefano Bisi il 4 novembre. Fare cultura e informazione è la costante di due incontri promossi in modo particolare da “Giornalisti d’Azione”, un movimento di giornalisti per giornalisti che ‘racconta’, come recita il suo slogan, la comunicazione in Calabria. Le iniziative sono aperte al pubblico.
“Tolleranza, dialogo e libero pensiero” è il tema che sarà affrontato a Rende nella giornata di studi in programma la mattina del 4 novembre, dalle ore 9, presso l’Università degli Studi della Calabria che promuove e organizza l’iniziativa insieme a “Giornalisti d’Azione”. L’evento, a carattere pubblico, si svolge in collaborazione con la Massoneria del Grande Oriente d’Italia e il Rito Scozzese Antico e Accettato a lui collegato. Si tratta di un incontro con gli studenti nell’Aula Caldora della sede universitaria che metterà a confronto vari esponenti del mondo della cultura e della educazione. Coordina e introduce Sergio Tursi Prato, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico ” G. Garibaldi” di Castrovillari e direttore responsabile di Telitalia. Porteranno contributi: Giancarlo Costabile, docente di storia dell’Educazione alla Democrazia dell’Università degli Studi della Calabria; Luigi Milazzi, storico, già Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico e Accettato; Romano De Grazia, presidente emerito della Corte Suprema di Cassazione, Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. In apertura sono previsti i saluti delle autorità accademiche e del presidente di “Giornalisti d’Azione”, Mario Tursi Prato.
Il
workshop “Massoneria conoscerla per saperla comunicare” è l’evento previsto nel pomeriggio del
4 novembre, dalle
ore 16.30, presso la sala congressi dell’
Ariha Hotel di Rende, a cura di “Giornalisti d’Azione”. Relatore sarà Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. “L’incontro – scrive Sergio Tursi Prato nel
sito di “Giornalisti d’Azione – è rivolto a tutti coloro che si occupano di comunicazione, in particolare ai colleghi delle testate giornalistiche, e rientra negli obiettivi statutari della nostra associazione. Troppo spesso si fa riferimento alla Massoneria in maniera errata, attribuendole un’accezione negativa. Abbiamo pensato che il seminario potrà rivelarsi utile per riportare la comunicazione sui binari della corretta informazione”. Per Stefano Bisi, che è giornalista, si legge ancora nel sito “sono troppi i pregiudizi che si nutrono verso la Massoneria. Primo fra tutti che i massoni operino per fare chissà quali imbrogli materiali, anziché lavorare per la crescita spirituale dell’uomo, come invece fanno in realtà. Appena c’è un gruppo di persone che combina qualche azione illegale, si pensa alla Massoneria. Senza parlare – continua il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che conta il maggior numero di iscritti in Italia – dell’errore più comune che commettono i giornalisti, quello di confondere le diverse obbedienze”. Il workshop è gratuito e aperto alla cittadinanza.