Con l’inizio della serie televisiva “I Medici” su Rai Uno, l’editore Angelo Pontecorboli ripropone un saggio che proietta gli interessati nel cuore del racconto, con la dinastia dei Medici, una delle più note d’Europa, in una veste originale che la colloca in tutti i sensi al centro della storia e della cultura italiana del Rinascimento. Parliamo del libro “Alchimia, magia e astrologia nella Firenze dei Medici. Giardini e dimore simboliche” di Paola Maresca, architettrice fiorentina, che spiega a curiosi e appassionati la Firenze della cultura ermetica dove la famiglia Medici non solo regnava ma era impegnata in questi studi. Gli interni dei palazzi, i giardini avevano dei simboli con significati e messaggi molto profondi.
Si deve infatti in gran parte alla famiglia Medici la rinascita quattrocentesca del paganesimo antico e il successivo prosperare di studi e interessi che faranno di Firenze nel Rinascimento un importante centro di cultura ermetica. I Medici, grandi mecenati, fin da subito s’impongono sullo scenario europeo per i grandi interventi artistici e architettonici che, sotto una fulgida celebrazione del potere, nascondono anche insondabili segreti e occulti simbolismi. Fino dagli inizi della dinastia medicea architetture e giardini fanno da sfondo e cornice a conversazioni colte nel segno di un rinnovato interesse verso la cultura ermetica. Di pari passo con il definirsi del potere mediceo si assiste a un crescendo di studi volti a riscoprire l’antica sapienza pagana, che avranno poi, attraverso il mecenatismo mediceo e l’opera dei maggiori umanisti, una così grande fioritura a Firenze e in seguito in tutta Europa.
Paola Maresca, che ha sviluppato il suo interesse per il simbolismo nell’architettura a contatto diretto con Eugenio Battisti, ha recuperato con grande passione figure di spicco quali furono i Medici, e li evoca nel loro contesto umano e territoriale, e perciò anche nei loro giardini, ovvero nei paesaggi culturali da loro formati o vissuti. Un’impresa notevole assolta con la disponibilità di un archivio iconografico eccezionale tale da far invidia a una fototeca di un grande istituto, unito a una raffinata biblioteca sull’arte del giardino. Il pregio del volume di Paola Maresca è nei profili dei protagonisti che sono delineati nel loro ruolo internazionale in politica, economia, nel campo dell’arte, della letteratura e delle scienze, per sottolineare i loro interessi più privati per la botanica, l’etologia, l’idraulica, le arti plastiche, la topiaria, l’architettura, assieme all’ermetismo, l’alchimia, l’astrologia, il collezionismo, ovvero tutte le componenti materiali e immateriali del nostro giardino formale, e non solo.
Si deve infatti in gran parte alla famiglia Medici la rinascita quattrocentesca del paganesimo antico e il successivo prosperare di studi e interessi che faranno di Firenze nel Rinascimento un importante centro di cultura ermetica. I Medici, grandi mecenati, fin da subito s’impongono sullo scenario europeo per i grandi interventi artistici e architettonici che, sotto una fulgida celebrazione del potere, nascondono anche insondabili segreti e occulti simbolismi. Fino dagli inizi della dinastia medicea architetture e giardini fanno da sfondo e cornice a conversazioni colte nel segno di un rinnovato interesse verso la cultura ermetica. Di pari passo con il definirsi del potere mediceo si assiste a un crescendo di studi volti a riscoprire l’antica sapienza pagana, che avranno poi, attraverso il mecenatismo mediceo e l’opera dei maggiori umanisti, una così grande fioritura a Firenze e in seguito in tutta Europa.
Paola Maresca, che ha sviluppato il suo interesse per il simbolismo nell’architettura a contatto diretto con Eugenio Battisti, ha recuperato con grande passione figure di spicco quali furono i Medici, e li evoca nel loro contesto umano e territoriale, e perciò anche nei loro giardini, ovvero nei paesaggi culturali da loro formati o vissuti. Un’impresa notevole assolta con la disponibilità di un archivio iconografico eccezionale tale da far invidia a una fototeca di un grande istituto, unito a una raffinata biblioteca sull’arte del giardino. Il pregio del volume di Paola Maresca è nei profili dei protagonisti che sono delineati nel loro ruolo internazionale in politica, economia, nel campo dell’arte, della letteratura e delle scienze, per sottolineare i loro interessi più privati per la botanica, l’etologia, l’idraulica, le arti plastiche, la topiaria, l’architettura, assieme all’ermetismo, l’alchimia, l’astrologia, il collezionismo, ovvero tutte le componenti materiali e immateriali del nostro giardino formale, e non solo.