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mercoledì 26 ottobre 2016

Laboratorio Bruzio parla di femminicidio. Ultimo incontro il 31 ottobre


Si conclude il 31 ottobre il ciclo di incontri del Laboratorio Bruzio”, la rassegna culturale che caratterizza le tornate della Loggia cosentina “Bruzia-Pietro De Roberto 1874” (269) del Grande Oriente d’Italia con riflessioni su etica ed educazione e lo sguardo sempre attento alle dinamiche sociali e culturali dei nostri tempi. L’edizione del 2016, inaugurata il 16 maggio, ha rivolto l’interesse alla violenza nei confronti delle donne. “Dalle prevaricazioni socio-culturali al femminicidio. Una lunga storia di violenze sulla donna” è il tema in esame lungo un percorso di analisi, scandito da quattro tornate, di un fenomeno drasticamente in crescita e che ci interroga sull’identità della società moderna con i ruoli sessuali in mutamento, l’affermazione di nuovi modelli di riferimento e della violenza intesa come forza sociale, quest’ultima diffusa sempre di più nei giovani. Sono già intervenuti, in tre tornate distinte, Giovanni Pepe e Rocco Mazzeo rispettivamente delle logge “XX Settembre 1870” (1099) di Amantea e  “Le Colonne d’Ercole (1385) di Cetraro, Gianluca Serravalle della Loggia Fratelli Bandiera (111) di Cosenza e Domenico Milito della Loggia Risorgimento (1240) sempre del capoluogo conseno. Il 31 ottobre sarà il Primo Gran Sorvegliante del Grande Oriente d’Italia Antonio Seminario, della Loggia Francesco Galasso (1269) di Rossano, a chiudere il ciclo dei lavori.
“Il Laboratorio Bruzio – spiegano gli organizzatori – vuole essere il punto d’incontro tra la Tradizione e il Nuovo che avanza, nella rappresentazione delle idee e dei sogni di uomini liberi che sono alla perenne ricerca delle possibilità d’ascesa dell’individuo, per contribuire alla costituzione del Tempio dell’Umanità, scopo unico per cui la Massoneria è stata creata, è esistita ed esiste, e dove si confrontano uomini di esperienze e culture diverse”.