Nel centenario della Rivoluzione Russa che si celebra quest’anno, singolare la scelta della Loggia Altius (1261) di Firenze, che fa capo al Grande Oriente d’Italia, di parlare di Massoneria in Russia. “1917, l’anno dell’utopia. La Russia dalla Massoneria ai Soviet” è il titolo del convegno organizzato dalla loggia fiorentina per il 25 marzo (ore 15:30) a Palazzo Altoviti, sede delle logge del Grande Oriente a Firenze. Ha assicurato la sua presenza il Gran Maestro Stefano Bisi
Sarà l’occasione per fare un excursus storico dell’affermazione dei principi democratici: dalla tormentata democrazia ateniese – si legge nella locandina – al governo protomassonico di Cromwell, alla rivoluzione francese e alle brevi repubbliche romantiche dell’Ottocento, l’Occidente ha trovato in Russia la fine delle sue utopie nei settant’anni dell’Unione Sovietica.
Porteranno contributi al convegno, presieduto dallo storico Santi Fedele, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, due docenti dell’Università di Firenze, Fulvio Conti, Ordinario di Storia Contemporanea nella Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, e Stefania Pavan, professoressa di Letteratura Russa, ai quali si aggiungono il presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni e il Console d’Italia nella Federazione Russa Gianguido Breddo. Chiude i lavori il Gran Maestro Stefano Bisi.
Ripercorrere gli eventi che portarono alla Rivoluzione Russa significa delineare un profilo della Russia degli zar anche attraverso la Massoneria che durante il periodo comunista interruppe le attività nell’Est europeo per poi riprenderle con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Le indagini sulla storia della Massoneria russa sono recenti ed è interessante rilevare, in virtù degli studi di Raffaella Faggionato presentati di recente dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, come l’illuminismo russo presenti caratteristiche peculiari, che impediscono l’applicazione del quadro interpretativo comunemente usato per la storia del pensiero occidentale. Secondo Faggionato, infatti, tra la fine del Settecento e il primo Ottocento nasce e si diffonde in Russia, per particolari ragioni storiche, un filone della Massoneria europea che si può definire martinista-rosacrociano (i due termini in Russia si confondono). Attraverso i canali delle logge massonico-rosacrociane giungono nell’Impero russo tutti i classici della cultura mistica ed ermetica europea. Anche Lev Tolstoj si appassiona a queste letture, da cui attinge materiali, idee, simboli che poi riprodurrà nell’ultima stesura di Guerra e Pace.
La partecipazione al convegno è aperta a tutti.
Info: 055 5535619