Per il Gran Maestro Goi, Bisi: “Atto arbitrario e intimidatorio”. Il cosentino Tonino Perfetti: “Manca la notizia criminis”
Dopo la notizia dell’autorizzazione da parte della Commissione Antimafia al sequestro dell'elenco delle logge massoniche in Sicilia e Calabria, Cosenzainforma.it ha ascoltato il Gran Maetro nazionale Goi Stefano Bisi (nella foto a destra): “Oggi è stata commessa una palese discriminazione nei confronti di una Istituzione libera e secolare come la Massoneria e c’è stata una grave violazione della democrazia e delle leggi dello Stato. Il sequestro degli elenchi dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia appartenenti alle logge di Calabria e Sicilia da parte della Commissione Antimafia presieduta dall’onorevole Rosy Bindi, è un atto arbitrario e intimidatorio. Quando il protagonismo politico, mascherato da indagine, prende il sopravvento si finisce per percorrere una strada che porta lontano dalla necessità di capire e che finisce per sconfinare nell’illegalità. Si fa solo del sensazionalismo – continua il Gran Maestro Bisi - che non serve ad altro che ad alimentare una ingiustificata ed intollerabile caccia all’uomo e che colpisce migliaia di cittadini perbene iscritti ad una nobile Istituzione. Chi ha riportato indietro le lancette della storia, arrivando a prendere provvedimenti che certi regimi in passato hanno attuato, si assuma oggi le proprie responsabilità. Sappia che noi massoni andremo sino in fondo a questa triste pagina che qualcuno ha voluto scrivere a tutti i costi e che abbiamo già denunciato l’illeicità dell’azione esercitata dalla Commissione. Il Grande Oriente d’Italia si tutelerà in tutte le sedi italiane ed europee perché non vengano intaccati i principi fondamentali del libero pensiero e non venga oscurata una grande fiamma che alimenta la Libertà nel nostro Paese”.
A Bisi fa eco da Cosenza l'avvocato Tonino Perfetti, (nella foto a sinistra), già Gran Maestro Aggiunto del Goi, oggi Gran Maestro Onorario. “Fino a questo momento – ha detto Perfetti al nostro giornalista – nessuno ci ha chiesto elenchi, almeno qua a Cosenza. Certo, non mi meraviglierei se questo sequestro di cui ho appena letto venisse, poi, giudicato non autorizzato, com’è già accaduto in passato. Perché per operare un sequestro bisogna che venga contestato un reato, cioè, deve esserci la notizia criminis. Ecco, questa, per me, è la parte più interessante: sono proprio curioso di sapere quale reato abbiamo commesso. Voglio, poi, ricordare al presidente Bindi (Commissione parlamentare antimafia, ndr) – continua Perfetti – che la responsabilità penale è personale, e non può riguardare un’associazione, a meno che non abbiano postulato un’associazione a delinquere di stampo mafioso. In questo caso – dice Perfetti – entriamo di diritto nel guinness dei primati perché, considerato che siamo 2600 in Calabria, siamo la più grande associazione a delinquere del mondo. Battuta a parte – conclude Perfetti - devo dire che questi atti minano l’associazionismo e fanno tornare alla mente periodi bui, quando la democrazia non faceva parte della nostra società”.