Settanta anni fa, alla vigilia dello storico referendum del 2 giugno, che trasformò l’Italia in una Repubblica, all’Oriente di Catania un giovane studente veniva iniziato nella loggia “Freedom”. Leo La Rosa si è spento lo scorso novembre, prima di poter festeggiare questa ricorrenza così importante e che per lui sarebbe stata doppia, ma ha lasciato un suo ricordo di quel momento che fu che così determinante per tutti noi. Il suo testamento spirituale è stato letto dal figlio Gianluca, durante una cerimonia che la loggia “Monviso” (688) di Asti il 22 marzo ha voluto dedicare a questo fratello passato all’Oriente Eterno. “Il Grande Architetto dell’Universo mi chiamerà prima …- scrive La Rosa- e mi dovrò accontentare di questi 69 anni e mezzo trascorsi in questa meravigliosa avventura. Avventura che ebbe inizio il 1° giorno del giugno del 1946 quando un ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti, maestro venerabile di una loggia del Massachusetts, portò i rituali di quello che noi allora chiamavamo Grande Oriente Statunitense, rituali che allora in Italia come in tutta Europa vennero aboliti e confiscati dal regime fascista, ad un mio professore universitario, tale Gaetano Altomare. Egli scelse a sua volta 6 studenti universitari di 21 anni per dare vita ad una loggia denominata “Freedom”, “Libertà” … credetemi fratelli miei, mai termine fu cosi significativo in quel momento, cosi intriso della voglia di tutti, noi in primis, di lasciarsi la guerra alle spalle e riassaporare la libertà … Ricordo ancora le notti insonni, piene di entusiasmo e i giorni ridondanti di frenesia per la fretta di alzare le colonne, la sensazione di entrare a far parte di un mondo libero ed universale … Immaginate cosa poteva essere per dei ragazzi di 21 anni ancora scossi dagli orrori della guerra!!!.(…)Ho ancora un ricordo indelebile nella mia memoria, è rappresentata dal gesto dell’ufficiale americano al termine dell’innalzamento delle colonne … lo ricordo come fosse ora: egli prese una banconota da un dollaro, ne fece 7 pezzi e ne consegnò un pezzo a ciascuno di noi dice ndoci “da soli non siete niente ma assieme siete uno e siete tutto”… quello fu il mio primo insegnamento massonico …”.
Dopo l’iniziazione a Catania, La Rosa si traferisce a Torino dove entra a far parte della loggia Pedemontana 696. Presidente del Tribunale Circoscrizionale del Piemonte e della Valle d’Aosta e poi Consigliere dell’Ordine si trasferisce a Moncalvo. Il 15 dicembre 1986 gli è concesso l’exeat per la Loggia Monviso n° 688 all’Oriente di Asti.Il 16 aprile 1992 è nominato Membro Onorario della Loggia Pedemontana n° 696 all’Oriente di Torino. Dal 1991 al 1994 ha ricoperto la carica di Giudice della Corte Centrale. Nel 2014 gli è stata conferita la decorazione dell’Ordine di Giordano Bruno a riconoscimento dei suoi meriti massonici. Nell’aprile 2015 è stata nominato Membro Onorario della Loggia Marengo n°1061 all’Oriente di Alessandria. Il 19 novembre 2015 è passato all’Oriente Eterno.