Tornata congiunta il 15 aprile nella casa massonica di Chianciano Terme per parlare di ‘Democrazia’. Le logge Alberto Mario (121) di Sansepolcro, XX Settembre (604) di Montepulciano, Dante Alighieri (827) di Arezzo e Ghino di Tacco (1373) di Radicofani si sono riunite per discutere insieme di un concetto antico, qual è appunto quello di democrazia, che vive oggi un nuovo interesse da parte degli analisti – insieme all’opinione pubblica – che vedono in culture emergenti la precarietà di diritti e libertà che si credevano consolidati. La scelta del tema, nel contesto di oggi così confuso, è risultato di grandissima attualità, in particolare alla luce della rassegna culturale che il Grande Oriente d’Italia ha inaugurato a febbraio per celebrare il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana e che, in varie parti d’Italia sta portando alla ribalta i fondamenti etici della nostra Costituzione che appaiono sommersi proprio davanti a quella convivenza civile che in Europa sembra vacillare.
Nel tempio di Chianciano la presenza di fratelli è stata numerosissima, tra i partecipanti anche il Consigliere dell’Ordine Paolo Mercati, il Garante d’Amicizia Maurizio Mondaini, l’Ispettore magistrale Luca Calugi e il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni.
La tornata è stata presieduta dal maestro venerabile della Loggia Ghino di Tacco, Fabio Marco Fabbri, che ha introdotto l’argomento che è stato poi sviluppato dal maestro venerabile della “Alberto Mario”, Olinto Franco Baragli. La sua tavola ha suscitato l’interesse dei presenti che hanno portato numerosi contributi affrontando il tema sotto vari profili. Successivamente, la conduzione dei lavori è passata al maestro venerabile della Loggia Dante Alighieri, Maurizio Cerofolini, che prima del termine ha donato a tutti i partecipanti la medaglia realizzata dalla sua loggia in ricordo della tornata.
Il maestro venerabile della Loggia XX Settembre, Fabio Cenni, che per l’occasione ricopriva l’incarico di Secondo Sorvegliante, ha espresso infine grande soddisfazione per lo spessore dei lavori, ospitati nella casa massonica della sua loggia, che hanno testimoniato l’importanza di simili incontri per la conoscenza reciproca dei Fratelli e l’arricchimento dei contenuti, anche in termini rituali.