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giovedì 21 aprile 2016

Repubblica70. Dal 23 al 25 aprile convegno a Lipari per parlare di libertà e valori


Lipari 23, 24,25 aprile 2016_Pagina_1
Approda a Lipari la rassegna culturale Repubblica70 inaugurata a febbraio a Reggio Emilia dalla Massoneria del Grande Oriente d’Italia per celebrare il settantesimo anniversario della Repubblica italiana e che in queste settimane  sta realizzando convegni in varie città italiane, luoghi simboli del paese. L’appuntamento “Conversando su libertà e valori”, questo è il titolo generale dell’incontro liparese, si svolge dal 23 al 25 aprile, alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi, con il patrocinio del Comune di Lipari ed è promosso dalle logge di Messina e dalla Francesco Crispi di Termini Imerese, in collaborazione con il Centro di studi eoliani, che hanno organizzato per tre giorni le Giornate di Studio dedicate a Domizio Torrigiani, il “Gran Maestro Martire” che la dittatura fascista confinò proprio nell’isola eoliana per quasi due anni. Nel convegno si parlerà di libertà e valori affrontando il tema “La libertà al confino” che, oltre a rievocare fatti e personaggi dell’epoca, esaminerà i nostri tempi e gli scenari delineati dalla nuova geopolitica in cui diritti e libertà appaiono minacciati da confini, fisici e ideali, che si credevano ormai superati.
Il convegno di Lipari avrà due sedi: il 23 e il 24 aprile presso l’Hotel Tritone dove si svolgeranno i lavori del convegno e lunedì 25 a Villa Meligunis Hotel nei cui pressi il Gran Maestro Stefano Bisi scoprirà una lapide che ricorda il luogo in cui Domizio Torrigiani scontò il confino.
In apertura della prima giornata porterà saluti il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, insieme al presidente circoscrizionale della Sicilia Giuseppe Trumbatore, al presidente del Consiglio dei maestri venerabili di Messina Antonio Biviano, al maestro venerabile della Loggia Francesco Crispi di Termini Imerese Piero Quattrocchi, e al presidente del Centro studi eoliani Antonio Saltalamacchia. Nei due giorni porteranno contributi Franco Celona, Lello Cusimano, Angelo Di Rosa, Roberto La Galla, Giuseppe La Greca, Andrea Pruiti e Roberto Roselli. I lavori, coordinati dai Gran Maestri Aggiunti del Grande Oriente d’Italia Sergio Rosso e Santi Fedele, saranno conclusi dal Gran Maestro Stefano Bisi.
Domizio Torrigiani (1876-1932), avvocato, entrò in Massoneria nel 1896, nella Loggia Humanitas di Empoli. Diventò Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1922 e fu rieletto nel 1922 e nel 1925. Fu incarcerato e confinato dal regime fascista che lo liberò poco prima della morte.
Domizio Torrigiani (1876-1932), avvocato, entrò in Massoneria nel 1896, nella Loggia Humanitas di Empoli. Diventò Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia nel 1919 e fu rieletto nel 1922 e nel 1925. Fu incarcerato e confinato dal regime fascista che lo liberò poco prima della morte.
Chi era Domizio Torrigiani. Avvocato, nato a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, il 19 luglio 1876, Domizio Torrigiani fu eletto per ben tre volte Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: nel 1919, nel 1922 e  nel 1925. Rimase formalmente in carica fino al 30 agosto del 1932, data della sua morte, anche se il Grande Oriente viveva ormai in esilio, dopo lo scioglimento delle logge decretata dallo stesso Torrigiani il 22 novembre 1925 a seguito della votazione al Senato, due giorni prima, della legge definita “sulle associazioni segrete”. La legge del 26 novembre 1925 n. 2029 (dal titolo “Regolarizzazione delle attività delle associazioni, enti e istituti e dell’appartenenza ai medesimi del personale dipendente dallo Stato, dalle provincie, dai comuni e da istituti sottoposti per legge alla tutela dello Stato, delle provincie e dei comuni”) restringeva il diritto di associazione, sottoponeva le associazioni al controllo della polizia e adottava misure repressive più severe. Fa parte di quel complesso di norme (leggi e decreti) conosciute come “leggi fascistissime” che il governo di Mussolini varò tra il 1925 e il 1926 per eliminare ogni espressione di libertà e perciò anche la Massoneria. Il periodo della gran maestranza di Domizio Torrigiani fino alla caduta del regime fascista fu il più tragico della storia del Grande Oriente d’Italia. Torrigiani, per la sua tenace e sofferta lotta per la libertà, è ricordato come il ‘Gran Maestro martire’. (continua a leggere)
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