La Massoneria del Grande Oriente d’Italia ha inaugurato a febbraio a Reggio Emilia le celebrazioni per il settantesimo anniversario della Repubblica italiana. È stato il primo istituto nel nostro paese a varare per la ricorrenza un programma culturale che, per tutto il 2016, porta alla ribalta, in varie sedi, temi storici e di attualità che interessano la società italiana. Partendo dalla Costituzione, con i suoi principi normativi e i fondamenti etici che regolano la Repubblica italiana nata dal referendum del 2 giugno 1946. Marieli Ruini, nipote di Meuccio, il padre della nostra carta costituzionale, è stata ospite d’eccezione a Reggio Emilia (e sarà anche a Siena e Genova) nel convegno di studi “Il Tricolore e la Repubblica. Simbolo dell’Unità e principio fondamentale (articolo 12 Costituzione) di valori per i nuovi italiani” realizzato il 20 febbraio nella Sala del Capitano del Popolo del capoluogo reggiano. Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75 incaricata dal 1947 di redigere la Costituzione repubblicana, fu anche esponente del Grande Oriente dai primi del Novecento.
Insieme a Marieli Ruini, sociologa e antropologa, già docente dell’Università La Sapienza di Roma, hanno portato contributi lo storico Giovanni Greco e il giurista Angelo Scavone, entrambi dell’Università di Bologna. Giangiacomo Pezzano, presidente circoscrizionale dell’Emilia Romagna, ha introdotto il convegno le cui conclusioni sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi. Il video integrale dell’incontro è ora on line su youtube nel canale del Grande Oriente d’Italia.
Insieme a Marieli Ruini, sociologa e antropologa, già docente dell’Università La Sapienza di Roma, hanno portato contributi lo storico Giovanni Greco e il giurista Angelo Scavone, entrambi dell’Università di Bologna. Giangiacomo Pezzano, presidente circoscrizionale dell’Emilia Romagna, ha introdotto il convegno le cui conclusioni sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi. Il video integrale dell’incontro è ora on line su youtube nel canale del Grande Oriente d’Italia.