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lunedì 18 aprile 2016

“Massoneria, sette logge e 150 affiliati in provincia” | Il Resto del Carlino, Macerata


Stefano Bisi, 59 anni, di Siena, è il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: per dirla in maniera profana, la massima autorità della massoneria nel Paese. Bisi sarà a Macerata oggi alle 16.30 alla Filarmonica per il convegno che illustrerà il ruolo avuto dai massoni nell’antifascismo. Nelle Marche ci sono circa 40 logge.
Gran maestro, cos’è il Grande Oriente d’Italia? «Un’associazione di uomini. In Italia ci sono 22.722 affiliati o fratelli. Siamo presenti in tutte le province, da qualche mese anche a Matera, l’unica in cui la massoneria era assente. Gli affiliati sono di tutte le età (dai 18 anni in su) e di ogni estrazione sociale».
Come mai non ci sono donne nella massoneria? «Noi veniamo dalla tradizione dei costruttori di cattedrali medievali, tra cui non c’erano donne. Inoltre, il Grande Oriente d’Italia ha il riconoscimento, reciproco, di circa 200 comunioni massoniche straniere, senza donne. Comunque, la possibilità di far entrare donne non è in cantiere».
Quante sono le logge massoniche nel Maceratese, e dove si trovano? «Sono sette, e si chiamano Resurrezione (Porto Civitanova), Progresso sociale (Macerata), Helvia Recina (Macerata), Aldo Nardi (Tolentino), Evoluzione e tradizione (Macerata), De Humilitate (Treia), Palingenesi (Sarnano)».
Quanti sono gli affiliati alla massoneria in provincia di Macerata? «Circa 150. Ogni loggia deve avere un minimo di sette persone, non esiste un limite massimo di iscritti».
Perché la forte credenza nei simboli? «I simboli sono la via d’accesso privilegiata all’interpretazione profonda della realtà».
Quali sono i simboli più importanti? «Cielo stellato, squadra e compasso, le luci della loggia, libro sacro. Rilevante è il ruolo del maestro venerabile, il capo della loggia».
Cosa si fa alle riunioni? «Si parla uno alla volta. Un fratello parla, gli altri lo ascoltano. Si affrontano i temi del senso della vita, laicismo, libertà, senso dei simboli. Presiede la riunione (tavola) il maestro venerabile. È una discussione senza discutere, in cui ciascuno porta la propria opinione, e ogni opinione è come un mattone che serve a costruire il Tempio».
Chi può diventare massone? «La persona viene contattata da un massone. Si svolge un colloquio. L’uomo viene esaminato (tegolato) da tre fratelli. Se ritenuto adatto, c’è la cerimonia di iniziazione, in cui sarà sottoposto a delle prove».
In cosa consistono le prove? «Si devono superare le quattro prove della terra, acqua, aria e fuoco. Si entra nel gabinetto di riflessione, un luogo buio. Una prova simbolica in cui l’iniziato fa il suo testamento spirituale. È bendato, il suo cammino incontra i quattro elementi. Se ammesso, alla fine della serata vede la luce, cioè il maestro venerabile. La luce è l’Oriente».
Che tipo di iniziative mette in campo la massoneria oggi in Italia? «Culturali e sociali, soprattutto, ma anche di solidarietà. Nelle Marche, ad esempio, a Camerano, ci sono due dentisti massoni che offrono cure gratuite a chi non se le può permettere. Quest’anno, poi, facciamo una serie di iniziative per il 70esimo della Repubblica. Importante è l’apertura verso le religioni, abbiamo incontrato la comunità musulmana nella moschea di Colle Val D’Elsa (Siena), a cui hanno partecipato l’imam locale e quello di Firenze».
(intervista di Chiara Gabrielli)
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