Grande partecipazione di pubblico sabato 9 aprile a Palazzo Gazzoli, sede del Comune di Terni, per il convegno organizzato dal Grande Oriente d’Italia per celebrare i 70anni della Repubblica. Si è discusso per oltre due ore su un tema molto significativo e che riguarda da vicino, la città sede delle Acciaierie e di altre industrie, un tempo fiorente luogo di lavoro per migliaia e migliaia di cittadini ed oggi alle prese con la crisi e il cambiamento dovuto ai processi di globalizzazione. “Una Repubblica fondata sul lavoro (art.1) nell’epoca della crisi. Dignità, diritti e nuova etica del lavoro per l’Uomo”, questo il titolo del convegno che ha avuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Terni, della Regione Umbria, del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria e del Consiglio dei Maestri Venerabili di Terni.
I lavori si sono svolti alla presenza del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, Stefano Bisi, che insieme alla Giunta ha voluto che uno degli importanti eventi previsti nell’ambito dei 70anni per la Repubblica si svolgesse proprio a Terni, e sono stati moderati da Santino Rizzo, Presidente della Corte Centrale del Goi. Ma è stata molto gradita anche la presenza del Gran Maestro della Gran Loggia di Cuba, Lázaro Faustino Cuesta Valdés, accompagnato dal Gran Segretario, Asdrúbal Pagés Manals. Il presidente Rizzo nel presentare l’assise ha ringraziato il Gran Maestro per l’attenzione riservata a Terni ed ai lavoratori delle Acciaierie già in passato ed ha poi dato la parola al sindaco e presidente della Provincia di Terni, senatore Leopoldo Di Girolamo.
Dopo il saluto portato da Antonio Perelli, Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria, è stato il professor Loris Lino Maria Nadotti, docente di Economia all’Università di Perugia e Preside della Facoltà di Economia sede di Terni, ad entrare nel vivo dei lavori con un’interessante relazione riguardante l’innovazione, le start up e il ruolo formativo dell’Università. E’ toccato ad un sindacalista di primo piano come Domenico Proietti, Segretario Nazionale aggiunto della Uil, affrontare il nocciolo della questione relativo al problema del Lavoro, al tema dei diritti e al ruolo del Sindacato a difesa di un diritto imprescindibile dell’Uomo.
Qualificati ed interessanti anche i brevi interventi che hanno dato vita a molti spunti critici e che hanno visto alternarsi sul palco a testimoniare le loro visioni sul Lavoro l’avvocato Stefano Neri, Presidente della Confindustria di Terni, l’ingegnere Giuseppe Flammini della Camera di Commercio di Terni, il dottor Sandro Corsi dirigente della Cooperazione Sociale, il dottor Claudio Daminato, Direttore della Caritas Diocesana che ha portato il saluto del Vescovo, il dottor Fabio Gallo, comandante del reparto della Polizia Penitenziaria di Terni. Non sono mancati anche i contributi di numerose altre personalità presenti al convegno. Si è trattato del dottor Daniele Stellati, Coordinatore Confesercenti Umbria, del dottor Paolo Coletti analista tecnologo, del dottor Carlo Salvati Presidente della Confapi Umbria, del dottor Antonio Apuzzo, presidente dell’Associazione Culturale Magna Grecia Viva, del dottor Massimo Cresta, presidente Federmanager, del dottor Gianfranco Cuini, presidente Invalidi Civili e del dottor Fabrizio Gorelli, Coordinatore Medici di Base.
Le conclusioni sono state del Gran Maestro Stefano Bisi, il quale nel suo intervento ha sottolineato come la Massoneria in Italia deve essere vista come una Istituzione che, insieme ad altre Istituzioni e forze laiche, in virtù dei suoi alti valori e principi può fornire un grande sostegno alla Società che attraversa un momento di grande difficoltà. Bisi ha ricordato che diritti, dignità dell’Uomo e lavoro, sono temi molto sentiti dalla Massoneria che vuole contribuire al cambiamento apportando nuove idee e sensibilizzando le coscienze. Il Gran Maestro ha, infine, ricordato come l’Ordine sia più che mai deciso ad ottenere l’attuazione della transazione con il Ministero delle Finanze sottoscritta nel 1991 ed in base alla quale erano stati concessi al Goi, 120 metri quadri del Palazzo per la realizzazione di un Museo nazionale della Massoneria. (Angelo Di Rosa)
fonte: umbriaon.it
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