Il titolo “La Memoria del Passato. Le Radici nel Futuro” della Gran Loggia di quest’anno riassume in poche parole l’antica tradizione della Massoneria nel mondo e la sua continua vitalità al passo con i tempi. Il Servizio Biblioteca presenta al Palacongressi di Rimini due delle quattro mostre in programma che celebreranno i 300 anni della Massoneria moderna. Rimarranno allestite nei tre giorni di attività della Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia dal 7 al 9 aprile e sarà il Gran Maestro Stefano Bisi a inaugurarle il primo giorno a partire dalle 9,30.
Le mostre del Servizio Biblioteca “1717-2017. Tre secoli di Libera Muratoria per un mondo nuovo” e “La società mondiale dei Liberi Muratori” segneranno un percorso storico attraverso immagini, libri e documenti raccontando l’essenza della Libera Muratoria nelle sue diverse componenti. Sarà interessante osservare come i principi massonici universali di libertà, uguaglianza, fratellanza e solidarietà umana, seguiti dalle logge regolari di tutto il mondo, abbiano arricchito i valori nazionali di tanti paesi gettando le basi democratiche delle società più avanzate.
1717-2017. Tre secoli di Libera Muratoria per un mondo nuovo
La Massoneria, fin dai suoi albori, ha dimostrato un forte impegno per la costruzione di un mondo nuovo. Questo è espresso fin dalla prima edizione delle Costituzioni dei Liberi Muratori di James Anderson (1723) che stabilisce le regole e le impostazioni della Libera Muratoria. Nel frontespizio delle Costituzioni della prima Gran Loggia – detta “Moderna” per distinguerla da quella “Antica” – pubblicate nel 1767, si configura una Massoneria in espansione verso un Oriente luminoso e cosciente del suo ruolo mondiale. Fin dalla sua nascita non mancano contrasti e l’Istituzione massonica risente delle contese politiche del tempo e dell’ostilità della Chiesa Cattolica romana che segnerà la storia delle Massonerie latine: un esempio è la persecuzione ad opera del Tribunale dell’Inquisizione di Lisbona di John Coustos, eletto nel 1743 maestro di una loggia in Portogallo.
L’articolazione della Massoneria inglese in Ancient e Modern troverà il suo spazio anche all’estero e la riunificazione di queste due componenti nella Gran Loggia Unita d’Inghilterra rappresenterà un altro modo di continuare il cammino verso il mondo. In questo senso si muove anche la Massoneria francese nel periodo napoleonico.
Esemplare è la situazione in Italia dove la Libera Muratoria ha una notevole diffusione: vengono riportati esempi di diplomi del Grande Oriente d’Italia (1805) e delle logge militari castrensi dell’esercito napoleonico fino alla Restaurazione. L’attività massonica riprende in modo significativo in Italia nel 1859. Ancora, la massoneria si svilupperà in un’ottica coloniale in Oriente e in Africa preparando le nuove generazioni per il futuro. Diverse figure di intellettuali e artisti iniziati alla Massoneria esprimono valori di fratellanza universale e di dialogo tra le culture, come Rudyard Kipling, o come Marc Chagall che attraverso l’approfondimento della cultura di appartenenza ripropone tutti i misteri dell’uomo. L’ultima grande persecuzione subita dall’Istituzione massonica è stata quella nazifascista con l’assalto e la distruzione dei templi e le mostre antimassoniche nei paesi conquistati.
La società mondiale dei Liberi Muratori
L’esposizione presenta volumi, oggetti e documenti sulla diffusione internazionale della Società dei Liberi Muratori in più di venti paesi. Vengono messi in mostra in questo modo diversi filoni linguistici e culturali. La ricchezza e la diversità che ne deriva dà un’idea di come i valori nazionali dei singoli Paesi abbiamo arricchito e reinterpretato il messaggio universale dell’Istituzione.
Trovano spazio nella mostra le figure di alcuni italiani che hanno avuto un ruolo nella circolazione delle idee e nella definizione dei valori dell’Istituzione quali Francesco Xaverio Geminiani, Giacomo Casanova e Raimondo Di Sangro
Una sezione a parte è dedicata all’utilizzo della Bibbia nei lavori rituali.