(AGENPARL) – Roma, 13 mar 2017 – Ancora una volta la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia presenta un documento sonoro che ricostruisce un momento della nostra storia. Dopo l’omicidio di Achille Ballori a Palazzo Giustiniani nel 1917 rievocato lo scorso anno, nell’edizione 2017 del prossimo aprile, intitolata “La memoria del passato. Le radici nel futuro”, sarà ricordata, sempre al Palacongressi di Rimini, la persecuzione operata dalla dittatura fascista nei confronti della Massoneria e, in particolare, l’approvazione – nel 1925 – della legge sulle associazioni che abolì in Italia il diritto ad associarsi liberamente e, tra i tanti, anche ai massoni.
1925-1945, Partito comunista, Partito fascista. Gramsci, Mussolini. Due modi di guardare la Massoneria e di interpretarla è il titolo del radio dramma di quest’anno del Servizio Biblioteca che sarà presentato il primo giorno di lavori, venerdì 7 aprile alle ore 10,30 e riproposto nell’arco dei tre giorni di attività pubbliche al Palacongressi.
Gramsci e Mussolini. Attento il primo, minaccioso e infido il secondo: ascolteremo le parole di Gramsci nel suo voto contro la legge che vietava il diritto di associazione e gli insulti di Mussolini contro tutte le democrazie demo-pluto-massoniche. Il radio dramma presentato nella Gran Loggia 2017 propone anche brevi estratti di cinque discorsi tenuti dal Duce nell’arco della sua dittatura. Dal primo di Torino, pronunciato ad ottobre del 1932, all’ultimo al Teatro Lirico di Milano del 16 dicembre 1944. I contributi sonori, immaginati come trasmessi da una radio, sono arricchiti di elementi audio dell’epoca come il famoso usignuolo-cicalino. Ognuno è introdotto dalla voce di un immaginario Giornale Radio. L’intero documento sonoro ha per incipit un frammento del famoso primo annuncio radiofonico della signora Donarelli nel 1924 per conto dell’Uri (Unione Radiofonica Italiana), predecessore dell’Eiar (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche). Chiude il radio dramma l’annuncio di Radio Milano Liberata che informa della uccisione di Mussolini. Le ultime note sono della sigla di Radio Bari.