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Anche in Toscana quegli anni non sono passati indenni. Tre logge fiorentine del Grande Oriente d’Italia, la “Avvenire”, la Giuseppe Dolfi e la Fedeli d’Amore organizzano il 27 maggio un convegno pubblico intitolato “Pregiudizio e chiarezza” che rievocherà la vicenda, di 24 anni fa, della pubblicazione degli elenchi dei massoni toscani .
Era il 13 ottobre 1993 quando il quotidiano l’Unità uscì in edicola con il supplemento “La Toscana delle logge”, un opuscolo che riportava l’elenco degli iscritti toscani alle principali istituzioni massoniche del paese. Inutile raccontare il successo commerciale dell’operazione sebbene la pubblicazione degli elenchi avvenisse già da giorni, anche se a puntate. Quell’operazione, definita “trasparenza”, ebbe strascichi giudiziari ma ciò che non fu mai palese è la discriminazione che centinaia di cittadini onesti subirono in silenzio per mesi e negli anni successivi, pagando per atti mai commessi. E solo per essere iscritti alla Massoneria.
Alla discriminazione di oggi, al pregiudizio strisciante che dilaga, e non solo verso i massoni, è dedicato il convegno delle tre logge fiorentine del 27 maggio. Il Palazzo degli Affari di Firenze, in Piazza Adua, ospiterà l’incontro dalle ore 15,30 e sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Porteranno contributi: lo storico Fulvio Conti, l’avvocato Ignazio Fiore, legale nel 1993 del quotidiano l’Unità, l’ex senatore Graziano Cioni, il vice ministro Riccardo Nencini. Modera il giornalista Francesco Carrassi, responsabile relazioni del Gruppo Monti Riffeser.
Ingresso libero al convegno.