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martedì 18 aprile 2017

A Barcellona la decima edizione del Simposio internazionale delle Logge Europa. Appuntamento dal 5 al 7 maggio

Il tradizionale appuntamento annuale delle logge denominate “Europa” quest’anno si svolge in Spagna, a Barcellona dal 5 al 7 maggio. L’incontro è a cura dalla loggia “Europa Olimpica” (56) del capoluogo catalano e in particolare del suo maestro venerabile, Joan Garriga. Il Simposio Internazionale delle Logge Europa nasce nel 2008 dall’iniziativa della Loggia Europa (765) di Riccione e quest’anno raggiunge la decima edizione. Nel tempo il rapporto delle numerose logge che vi aderiscono si è intensificato alimentando gli ideali comuni dell’identità culturale del vecchio continente con la finalità di tenere vivi i principi fondanti dell’Unione Europea sanciti sessant’anni fa dai Trattati di Roma. L’appuntamento di quest’anno si annuncia perciò importante e pieno di aspettative e non solo per il carattere celebrativo ma soprattutto per la difficoltà dei nostri tempi.
Al prossimo incontro di Barcellona hanno già aderito, in ambito italiano, le Logge Europa di Riccione, Cagliari, Firenze, Taranto, Ispra e Catania, mentre a livello internazionale europeo partecipano le logge di Austria, Francia, Romania, Germania, Serbia, Ungheria, Bosnia, Belgio, Montenegro, Slovenia  e, naturalmente, Spagna.
Il Simposio si apre venerdì 5 maggio con il “Board of Masters“ (Organo Dirigenziale del Symposium) – che è la riunione dei soci fondatori – a cui seguirà la Conferenza dei maestri venerabili che saranno coordinati dal neo eletto segretario esecutivo del Simposio Spiros Andritsakis, maestro venerabile della Loggia Europa (162) di Atene. L’indomani, sabato 6 maggio, sarà la giornata centrale dei lavori con la conferenza “Reality or Utopia” durante la quale i maestri venerabili e i delegati delle logge partecipanti si confronteranno sulle attività del primo decennio del Simposio e sulle prospettive future. I lavori si svolgeranno nella sede della Gran Loggia di Spagna a Barcellona.
Il tradizionale trinomio massonico di ‘Libertà, Uguaglianza e Fratellanza’ – i cui principi sono richiamati oggi da più parti – sarà al centro della discussione per delineare un impegno più marcato a sostegno di una comune identità europea che stabilisca un legame vero tra i popoli, vecchi e nuovi, dell’Europa. Egoismo e paura generalizzata sono infatti i peggiori nemici di qualsiasi confronto e creano distanze sempre più marcate, come oggi osserviamo, tra le genti. L’obiettivo è l’Europa dei popoli vagheggiato dai padri della patria in cui al tradizionale trinomio si uniscano i valori della giustizia, della solidarietà e della tolleranza.
Diceva il Gran Maestro Ernesto Nathan nel 1901, nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede del Grande Oriente d’Italia a Palazzo Giustiniani: “La Massoneria vive e fiorisce per essersi di volta in volta tuffata nell’acqua lustrale del progresso, assimilando ogni nuova fase di civiltà, il più delle volte divenendone banditrice. Siamo noi, che in nome di quel principio di fratellanza, abbiamo iniziato, spinto innanzi il movimento per la pace, siamo noi il germe dei vagheggiati stati uniti d’Europa”.