La “Solidarietà massonica” è il tema che è stato al centro della tornata a logge riunite in grado di Apprendista delle tre officine della costa tirrenica della Provincia di Messina, organizzata il 27 maggio su iniziativa della “Eugenio Barresi” (1336) di Barcellona Pozzo di Gotto. L’evento, al quale hanno preso parte i due Gran Maestri Aggiunti, Sergio Rosso e Santi Fedele, ha avuto un grande riscontro e ha richiamato oltre 150 fratelli che hanno partecipato ai lavori, diretti dal Maestro Venerabile Giuseppe Coppolino, che ha tenuto a sottolineare l’importanza del corretto esercizio dei doveri dell’iniziato, tra cui c’è appunto quello della solidarietà, argomento affrontato anche nella sua tavola dal fratello oratore. E “Secondo Dovere”, non a caso, è il nome che verrà dato alla associazione onlus, alle cui pietre angolari la Libera Muratoria del territorio sta lavorando insieme al Gma Sergio Rosso che è presidente della Federazione italiana di solidarietà massonica e a Marco Cauda che ne è il segretario nazionale. Rosso, nel suo intervento, ha tenuto a sottolineare la sensibilità del Grande Oriente nel sostegno ai più fragili e ha mostrato, insieme a Cauda, alcuni filmati a testimonianza di come l’astratto dovere di solidarietà sia stato tramutato in una realtà tangibile. Profonde le riflessione espresse poi dal Gma Santi Fedeli su questo momento difficile che la società sempre più globalizzata sta attraversando. Hanno preso la parola anche il vicepresidente del Collegio della Sicilia, i Maestri Venerabili, i Garanti d’Amicizia e il Gran Ufficiale R. Roselli, che ha tracciato le conclusioni. Nel corso dei lavori, Osvaldo Maiorca ha donato un defibrillatore alla propria officina che ne deciderà chi ne sarà il beneficiario. La tornata è stata occasione per un piccolo contributo al teorema che la Massoneria in questo contesto storico svolge un ruolo primario e centrale perché propugna quei valori fondamentali della convivenza civile e democratica che ruotano intorno alla centralità dell’Uomo.