Il Gianicolo è uno dei colli romani più suggestivi e ricchi di storia e di cultura. A picco sulla città può essere considerato a buon diritto una “repubblica internazionale” delle lettere e delle arti per le prestigiose istituzioni che vi hanno sede, dal Grande Oriente d’Italia all’Accademia dell’Arcadia, al Bosco Parrasio, alla Reale Accademia di Spagna, dall’American Academy, all’Institutum Romanum Finlandiae, all’Istituto Italiano di Studi Germanici, all’Istituto di Norvegia di Roma, alla Fondazione Portus. Tutti enti che hanno partecipato al progetto che ha portato alla realizzazione del prezioso volume “Il Gianicolo. Il colle “aureo” della cultura internazionale, della sacralità e della memoria” di Carla Benocci e Marcello Fagiolo (Edizioni Artemide), che il Grande Oriente d’Italia presenta nella propria sede il primo luglio alle ore 19,15 nello splendido parco del “Vascello” (in via di San Pancrazio, 8). Interverranno all’evento, organizzato dal Servizio Biblioteca, diretto da Bernardino Fioravanti, i due curatori, Carla Benocci, che dal 1980 opera nella Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali per lo studio, restauro, valorizzazione delle ville storiche e Marcello Fagiolo già professore ordinario di Storia dell’Architettura a Firenze e alla “Sapienza” di Roma, fondatore del “Centro di studi sulla cultura e l’immagine di Roma” (1981), consulente del Ministero per i Beni Culturali dal 1980; Giuseppe Monsagrati, docente di Storia della formazione degli Stati nazionali nel secolo XIX nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre e autore di saggi come “Roma senza il Papa. La Repubblica romana del 1849” (2014), “La primavera della Repubblica. Roma 1849: la città e il mondo” (2016). Concluderà i lavori il Gran Maestro Stefano Bisi.
Il volume ricostruisce la storia di questo colle singolare, a partire dalla figura mitica di Giano, il dio del passato-futuro, cui si affiancano prima Noè e poi San Pietro, crocifisso sul Montorio (“Mons Aureus”). Una storia, che si dipana nell’arco dei secoli, trasformando questa spettacolare zona di Roma in un luogo di dialogo e di incontro, di guerra e di pace, di difesa militare (fortificazioni di Urbano VIII) e di rifugio-otium in quanto territorio prediletto dalle famiglie patrizie, per lo più toscane, strettamente collegate con la vicina corte pontificia, con l’Acqua Paola che ha consentito nel corso del tempo la creazione di fontane monumentali e l’irrigazione di vigne e giardini. Dietro il “Fontanone” si trova ad esempio un Orto botanico, che è il nucleo precursore di quello attuale ospitato a Villa Corsini. La suggestione del paesaggio induce da un lato il definitivo insediamento della “Arcadia” e dall’altro l’istituzione di stabilimenti moderni per la cura del corpo e della mente, come l’Ospedale “dei Pazzerelli” (manicomio-villaggio immerso nel verde) o l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”.
Nel 1849 il colle fu protagonista di combattimenti che concluderanno drammaticamente la seconda Repubblica Romana alla quale sarà dedicato il suggestivo parco delle rimembranze, con monumenti di Giuseppe e Anita Garibaldi e con le memorie degli “eroi” garibaldini. Teatro della rivalità tra Spagna (intorno a S. Pietro in Montorio) e Francia (con la villa “Il Vascello”, omaggio a Re Sole), il Gianicolo in tempi più moderni venne scelto come residenza da una rete internazionale di proprietari amanti delle arti e delle antichità. Da qui discende, dopo il 1870, quel sistema organico di grandi istituzioni italiane e straniere che hanno ormai stabilmente trasformato il colle in una straordinaria “Repubblica” o “Società delle Nazioni” delle Scienze, delle Lettere e delle Arti. Nel volume la sede del Grande Oriente d’Italia, Villa Il Vascello, trova ampio spazio con una puntualizzazione del perché è stata scelta e una breve descrizione delle attività e dei programmi dell’Istituzione fino ai nostri giorni. Notevole l’impianto iconografico del libro a cui il Servizio Biblioteca ha collaborato fornendo come fonte i volumi “Grande riunione tenuta nella sala dell’ex-circolo popolare in Roma” (Roma : Tipografia Paterno, 1849) e un album di rare incisioni sulla Repubblica romana di parte francese.