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Quando il sole si ferma
Il Solstizio, dal latino solstitium, composto da sol-, “Sole” e -sistere, “fermarsi”, è, in astronomia, il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.Il fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l’angolo d’inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41 000 anni tra 22° 6′ e 24° 30′. Attualmente l’angolo è di 23° 27′ ed è in diminuzione. Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno (segnando l’inizio dell’estate boreale e dell’inverno australe) e negativa in dicembre (marcando altresì l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe). Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente (più precisamente (5h 48min 46s) e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o il 22 dicembre. Quest’anno cade il 20 giugno alle ore 22,34