“La libertà non è un regalo, è una palestra da frequentare ogni giorno”. Lo ha sottolineato il viceministro Riccardo Nencini ospite del Grande Oriente d’Italia intervenendo dinanzi al pubblico della Gran Loggia, in corso a Rimini, dopo l’apertura pubblica del tempio e prima dell’allocuzione del Gran Maestro. Nencini, che ha citato il grande poeta fiorentino Mario Luzi, e ricordato quanto sia importante disporre del libero arbitrio.
“Ciascuno di noi – ha detto – deve essere messo nelle condizioni di essere libero”, di esercitare il proprio libero pensiero e la proprie libertà anche di associarsi, un diritto per il quale “i nostri nonni – ha detto Nencini – hanno lottato”. “Non appartengo alla vostra Comunione – ha rimarcato Nencini – ma dico che essere eretici, provare ad essere eretici, come avete fatto e continuate a fare voi, è obbligatorio. Qui da voi – ha aggiunto – è anche di casa la libertà come scelta della conoscenza. In questo tempo – ha detto- nel sonno della ragione accade che si aprano cacce alle streghe motivate da finti buoni argomenti, contro le quali bisogna battersi con tutte le forze, perchè la libertà non è merce di scambio per un pugno di voti”. A Nencini, che è tra i politici che hanno espresso in più occasioni solidarietà al Grande Oriente il Gran Maestro Stefano Bisi ha consegnato la Galileo Galilei, che è la massima onorificenza che il Grande Oriente destina ai non massoni. La stessa che in occasione delle scorse celebrazioni del XX Settembre è stata attribuita a Pietro Bartolo, il medico in prima linea a Lampedusa.