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martedì 4 aprile 2017

Saint-Martin - Kirchberger: in libreria la corrispondenza




La casa editrice Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno sta da qualche anno dedicando il suo interesse, e un'intera collana, la Lamed, ai classici del pensiero martinista. Tutto a partire dall'esperienza di Martinez de Pasqually, l'autore del fondamentale Trattato sulla Reintegrazione degli esseri e del suo Ordine degli Eletti Cohen (a cui è dedicato un saggio intitolato, significativamente, All'ombra della Riconciliazione). Di Martinez è stata pubblicata l'Opera Omnia, ed è stata restituita in prima edizione italiana anche l'opera omnia dei suoi discepoli, Willermoz e Louis-Claude de Saint-Martin, oltre all'atlante di Prunelle de Lière. È a questo mondo che Papus si è ispirato nel ripensare il Martinismo moderno (e Tipheret ha pubblicato anche i testi di Papus, Chevillon, e i Cenni storici sul Martinismo di Bricaud).

Il testo che adesso si presenta al lettore, qualche settimana dopo l'uscita di una nuova edizione dell'Ecce Homo, è la traduzione della raccolta di lettere scritte da L.C. de Saint-Martin in risposta a quelle indirizzategli da Nicolas-Antoine Kirchberger, barone di Liebistorf, membro del Consiglio sovrano della Repubblica di Berna; questa raccolta effettuata da L. Schauer e A. Chuquet e costituita complessivamente da 116 lettere è stata pubblicata nel 1862 a Parigi dalla Libreria editrice E. Dentu. A questa pima raccolta ne segue una seconda, di complessive 26 lettere di cui 19 vanno dall’aprile del 1798 al febbraio del 1799, e precisamente fino alla morte del barone di Liebistorf; le rimanenti 7 lettere appartengono invece ad una corrispondenza avvenuta tra Saint-Martin e François-Victor Effinger, genero di Kirchberger, dopo la morte di quest’ultimo; di queste 7 lettere, la quinta è indirizzata anche alla moglie di Effinger, e la sesta è indirizzata esclusivamente a quest’ultima. Questa seconda raccolta è dovuta all’infaticabile ricerca di Robert Amadou.